L'allarme e il pericolo Fipronil è arrivato anche da noi, creando un po' di paura ed incertezza tra i consumatori e la gente che comunque, al momento, può stare tranquilla. Lo dice Maurizio Vetrugno, dell'Ufficio Veterinario della ASL di Lecce, coordinatore dei controlli a tappeto che in questi giorni stanno interessando allevamenti ed esercizi commerciali.
Il Ministero della Salute, infatti, ha ordinato una serie di controlli a campione da effettuare sul territorio, tanto che la Regione Puglia ha requisito, per ragioni cautelative, il lotto di uova “12-21 agosto 2017”, dell'azienda agricola di produzione e imballaggio “La Vegliese”, sequestrando circa 4mila uova. Da un'analisi effettuata su queste ultime, sembrerebbe che i valori del Fipronil presente nelle uova, un insetticida atto a debellare pulci, zecche e pidocchi, sia superiore al limite consentito, tanto da ordinare il ritiro delle stesse da tutti i supermercati che avevano acquistato ed esposto sugli scaffali le uova prodotte dall'azienda di Veglie, con cartelli e avvisi rivolti ai consumatori. La situazione, però, non sarebbe preoccupante, dal momento che per l'Unione Europea è accettabile una concentrazione di 0,72 milligrammi della sostanza per kg corporeo; un uomo di circa 70 chili, dunque, correrebbe seri pericoli soltanto se mangiasse circa 7 uova in un giorno.
“Stiamo comunque effettuando controlli a tappeto su tutto il territorio regionale- dichiara il veterinario della ASL- per ritirare tutti i prodotti in cui sia presente la sostanza, dannosa, se assunta in grandi quantità, per i reni, il fegato e la tiroide, soprattutto”. L'indagine, quindi, continua e si estende, con ulteriori accertamenti, analisi e controlli, ma al momento, fortunatamente, la situazione sembrerebbe essere sotto controllo.