Ilaria Bracciale

Ilaria Bracciale

Redattrice

"La comunicazione avviene quando, oltre al messaggio, passa anche un supplemento d’anima."
(Henri Bergson)

È stato ritrovato senza vita e in una pozza di sangue il corpo di Salvatore De Punzio Morleo, 33 anni, di Erchie, dopo l’incidente automobilistico di poche notti fa.

L’effetto delle sostanze stupefacenti di cui avrebbe fatto a lungo abuso, lo avrebbero allontanato dalla realtà facendogli perdere il lume della ragione.

Desta tanta amarezza e indignazione, la storia iniziata più di un anno fa a Veglie e che ha visto iscritto nel registro degli indagati un operaio, F.C., cinquantenne del posto.

È bufera sulla Ggs di Veglie, l'azienda subentrante nell'appalto per i servizi di controllo e videosorveglianza presso i locali della ASL, che a marzo 2017 assunse circa quaranta lavoratori richiesti per la vigilanza.

Una storia alquanto particolare, che fa sorridere sulle prime ma che, riflettendoci, non ha nessun risvolto positivo, arriva da Veglie e ha come protagonista M.G., 23 anni.

Era già noto alle forze dell'ordine R.D.P., 34 anni, di Veglie, che da anni avrebbe minacciato e maltrattato i suoi genitori, prevalentemente per motivi legati al denaro.

Colpo al Bancomat di Veglie, della Banca di Credito Cooperativo, intorno alle quattro di questa notte, per mano di alcuni malviventi, che sembrerebbero essere almeno due.

È finita male per una 34enne leccese, O.O., che ha visto svanire il suo piano per racimolare facilmente e illegalmente del denaro, rimediando una denuncia in stato di libertà.

Oggi, venerdì 23 marzo 2018, alle ore 18, la sede GAL Terra d’Arneo (Via Mameli 9) a Veglie accoglierà la presentazione del nuovo libro di Alessandro Romano, il romanzo dal titolo: “Lento all’ira” (Ed. Esperidi).

Pensava di ritrovare l'amore della sua compagna, che aveva deciso di lasciarlo, usando le 'maniere forti', e invece per lui, si sono aperte le porte del carcere. V.D.R., un rigattiere di 71 anni, di Copertino, è stato infatti condannato a 8 anni di reclusione con l'accusa di tentato omicidio, al termine dei quali dovrà anche scontare due anni di libertà vigilata, oltre a dover pagare un risarcimento dei danni nei confronti della donna. I fatti risalgono al 7 settembre scorso, quando il 71enne, incapace di accettare la decisione della compagna, 41anni, di mettere fine alla relazione, cercò di farle cambiare idea, con metodi di convincimento alquanto violenti, che solo per fortuna non portarono ad una tragico epilogo. Quel giorno, il 71enne avrebbe convinto la donna a salire su un'Ape, che lo stesso utilizzava per lavoro, con la scusa di andare a trovare un conoscente, ma il 'quasi omicida' avrebbe invece imboccato una strada di campagna lungo la provinciale che collega Veglie a Monteruga, e qui, dopo aver cercato, prima a parole, di far ritornare la donna sui suoi passi, sarebbe passato a metodi di convincimento diversi. Il 71enne avrebbe stretto una corda intorno al collo dell'ex compagna, con l'intento poi di gettarla in un pozzo, lì nelle vicinanze; soltanto la forza della donna, molto più giovane di lui, permise alla stessa di liberarsi e correre sulla provinciale per chiedere aiuto agli automobilisti che passavano. Ieri, V.D.R. è stato poi condannato al termine del processo con rito abbreviato alla presenza del giudice per l'udienza preliminare Simona Panzera.

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