I fatti risalgono al 2 luglio scorso, quando una bambina di circa dieci anni, di Trepuzzi, si sarebbe recata presso un negozio del posto per acquistare alcune cose chieste dalla madre.
Qui, secondo la testimonianza della bambina, il gestore del locale le si sarebbe avvicinato con la scusa di sistemarle il vestito, a suo dire “molto sconcio”, e l’avrebbe palpeggiata spingendola nel retrobottega. Un racconto molto forte che la bambina fece al padre, non appena rientrata a casa, confidandosi con il genitore circa quanto appena successo. L’uomo non avrebbe perso tempo: si sarebbe recato immediatamente presso il negozio di F.F.P., 71 anni, trepuzzino, prendendolo a schiaffi, accecato dalla rabbia. Alla vista dell’uomo, prima ancora che questo parlasse, il commerciante gli si sarebbe andato incontro dicendogli che ‘avrebbe potuto spiegargli tutto’. Bastò questo per rendere sicuro il padre della ragazza della colpevolezza del negoziante; a questo sarebbe poi seguita una denuncia presso la caserma dei Carabinieri di Trepuzzi. Così partirono le indagini sul caso di presunta violenza su minore, accusa che il 70enne avrebbe sempre respinto, anche quando, pochi giorni fa, il giudice firmò un’ordinanza di custodia cautelare nei suoi riguardi, sottoponendolo ai domiciliari.
Ieri mattina poi, martedì 18 settembre 2019, si è svolto l’interrogatorio di garanzia, durante il quale l’accusato avrebbe dichiarato di aver venduto alla ragazzina delle salviette e di averle regalato delle gomme da masticare, alla presenza, inoltre, di due clienti. Avrebbe confermato che la ragazzina indossava una magliettina molto larga e un po' audace, ma che non si sarebbe mai e poi mai avvicinato alla stessa. La minore, invece assistita da uno psicologo, avrebbe reiterato le accuse, aggiungendo che l’uomo l’avrebbe invitata a toccarsi di notte e a non parlarne con nessuno. Le indagini intanto proseguiranno nell’intento di scoprire la verità, mentre nel frattempo l’uomo resterà ai domiciliari.