Riceviamo ed interamente pubblichiamo alcune considerazioni sul Natale e sulla questione "alimentazione" durante le feste della Dottoressa Elisa Occhineri, nutrizionista e Direttore scientifico del Centro Medex.
"Il Natale era una delle feste più "trasgressive" in una società costretta per necessità a essere morigerata. Dagli inizi del '900 il Natale era sinonimo di abbondanza una tantum, e non necessariamente di prodotti pregiati. Prevaleva la soddisfazione di poter mangiare a crepapancia, di assaggiare l'anguilla e il baccalà cotti nei diversi modi, e di non dover limitare l'appetito neppure di fronte alle noci e alle castagne su cui invece nel quotidiano si doveva lesinare, spiega Paolo Sorcinelli, ex docente di Storia sociale all'Università di Bologna. E quel giorno nulla poteva fermare la grande abbuffata.
Si cominciava a lavorare da prima dell’Immacolata, venivano aperti li ”capasuni” pieni di fichi secchi con le mandorle. Era tutto un via vai di fornai e massaie che preparavano i dolci tipici e nelle strade si sentiva l’odore caratteristico della vaniglia, dell’ammoniaca e della frittura delle famose cartellate. Tutto era concesso a Natale nessuno parlava di Dieta.
Adesso ancor prima che arrivino i giorni di festa non si finisce di leggere sui media di come fare a non ingrassare. Allora i miei pazienti mi fanno sempre la stessa domanda “Dottoressa ma a Natale posso mangiare normale???”.
Le feste sono sacre e con esse la convivialità che il Covid ci ha portato via. Allora bisogna semplicemente saper ritornare al nostro sano mangiare di una volta. Bandire dalle nostre tavole tutti i mostri industriali e tornare a una cucina semplice e tradizionale. Ho usato la parola tradizionale nel suo significato vero cioè cucina delle tradizioni. Coinvolgiamo i bambini nelle preparazioni dei dolci natalizi e facciamo capire loro che un tarallo fatto in casa non può nuocere come una merendina industriale. E allora prepariamoci con gioia a festeggiare e nei giorni tra una festività e l’altra mangiamo più verdura e manteniamoci leggeri. Quello che non dovrebbe mancarci è una bella passeggiata quotidiana e poi buon Natale a tutti".