Si è spento all'età di 89 anni, a Grottammare in provincia di Ascoli Piceno, Vittorio Cocciolo. Era nato a Squinzano ed era figlio di Vincenzo, bravo sarto, artista e poeta dialettale mai dimenticato.
I suoi versi, infatti, sono stati raccolti nel libro "Nu suennu", curato proprio dal figlio Vittorio.
Anche Vittorio amò la poesia. Gli stimoli non gli mancarono. L'ambiente, l'aria che ha respirato, i profumi che ha inalato, gli amici che ha frequentato, hanno influito sulla formazione del suo carattere e fatto emergere le sue potenzialità artistiche. Anche le sue strofe, opportunamente musicate, sono diventate canzoni e come quelle scritte dal padre furono molto apprezzate dal pubblico delle grandi occasioni come il Festival della Canzone inedita di Squinzano o di quello degli amici con cui condivideva le serate estive che scorrevano lente ma serene al canto e al suono di una chitarra.
Memorabile la loro partecipazione al Festival del 1967, dove vinsero piazzandosi ai primi due posti, Vincenzo con "Nostalgia" e Vittorio con "Le strade del mondo".
Vittorio sin da giovanissimo cominciò a scrivere canzoni. Nella seconda metà degli anni Cinquanta si dilettò a parodiare grandi opere letterarie del passato come i Promessi Sposi, La Divina Commedia o Giulietta e Romeo e con la collaborazione dell'amico M° Gino Marzo, che rivestì quei versi con motivi tratti da famose arie popolari, realizzò originali e divertenti spettacoli di rivista, portati in scena insieme a un gruppo di amici, nei vari teatri di una vivace Squinzano.
Tornava spesso nel suo paese natio e ogni anno trascorreva serene vacanze nella marina di Casalabate.
Per suo espresso desiderio sarà sepolto nel cimitero di Squinzano; i funerali sono previsti nel pomeriggio di oggi, venerdì 18 agosto 2023, presso il Santuario dell'Annunziata e della Madonna del Garofano.