Ilaria Bracciale

Ilaria Bracciale

Redattrice

"La comunicazione avviene quando, oltre al messaggio, passa anche un supplemento d’anima."
(Henri Bergson)

Notti movimentate da Nord a Sud di Lecce, dove i Comuni di Supersano e di Trepuzzi sono stati presi di mira da alcuni malviventi con due tentati furti messi a segno in due istituti bancari.

"Pizzettu”, questo è il soprannome con cui è conosciuto Antonio Giannone, 43 anni, di Trepuzzi, condannato all'ergastolo per l'omicidio di un gommista ed ex carabiniere avvenuto nel lontano 1999.

Sembrano non finire gli atti vandalici a Trepuzzi, dopo alcuni episodi consumatisi nei giorni scorsi, dall'olio sparso sullo scivolo del Comune, alle scritte sui muri di una scuola contro il sindaco accusato di essere mafioso.

Una brutta storia di presunte violenze, fisiche e verbali, arriva dai Comuni di Giorgilorio e Surbo, che si sarebbero consumate su bambini di tre e quattro anni frequentanti la scuola materna.

Sembrerebbe essersi conclusa, dopo più di due anni e un'inchiesta abbastanza complicata, la vicenda, scabrosa e delicata, che vide coinvolti diversi ragazzini, tra i 15 e i 18 anni, residenti tra Lecce, Cellino S.Marco e Trepuzzi.

Arriva da Trepuzzi un'altra brutta storia di violenza, questa volta da parte di un figlio nei confronti dei propri genitori, esasperati ormai dalla situazione.

La sede del Circolo Culturale 'Galileo' di Trepuzzi, sito in Corso Umberto I, ospita un nuovo evento di cultura, conoscenza e informazione, nel rispetto del suo motto: “dove c'è cultura, c'è civiltà”.

Può capitare che le lettere o i documenti arrivino spesso dopo molto tempo dal giorno di invio, soprattutto nelle epoche passate, ma un ritardo di 66 anni sembra davvero troppo. Alla vicenda comparsa pochi giorni fa sui giornali, che raccontava di una lettera spedita dalla Libia, dal marito in guerra, e arrivata in Salento ben settantacinque anni dopo, se ne aggiunge un'altra simile proveniente, questa volta, da Trepuzzi, Comune del Nord Salento. A raccontarla il figlio del protagonista, dal momento che lo stesso, Giovanni Prima, conosciuto da tutti come “Mesciu Ntoni”, divenuto un noto orologiaio una volta tornato dalla guerra, è deceduto lo scorso 1° febbraio, a 97 anni. Prima, arruolatosi in Marina nel '41, aveva partecipato, durante la seconda guerra mondiale, alle campagne belliche, distinguendosi sul campo e arrivando a salvare la vita di molti suoi commilitoni, grazie ad una “soffiata” che lo avvisò di un imminente bombardamento, al quale molti scamparono allontanandosi in tempo da quella base.

Per questo, fu lo stesso Prima, nel 1951, a sei anni dalla fine della guerra, a chiedere, tramite una lettera alla Marina Militare, il riconoscimento per la partecipazione alle campagne belliche, non solo per amor proprio e fierezza, ma anche per poter percepire la pensione di guerra che gli spettava. Peccato che il certificato sia giunto a destinazione davvero troppo tardi, e che il signor Prima, nel frattempo deceduto, non possa né leggerlo né stringerlo tra le mani, dopo averlo atteso per più di mezzo secolo.

La situazione a Trepuzzi si fa incandescente, con un nuovo atto vandalico contro il sindaco Giuseppe Taurino, dopo l'episodio dell'olio cosparso sullo scivolo del Comune,di pochi giorni fa.

Dal Piano regionale per l'edilizia scolastica arrivano 850.000 €, per permettere la manutenzione straordinaria degli edifici scolastici di Trepuzzi.

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