“Energia Survina: parole e vita te nna fiata”, il vocabolario storico che riscopre il dialetto

La sede del Circolo Culturale 'Galileo' di Trepuzzi, sito in Corso Umberto I, ospita un nuovo evento di cultura, conoscenza e informazione, nel rispetto del suo motto: “dove c'è cultura, c'è civiltà”.

Questo pomeriggio, venerdì 12 gennaio 2018, alle ore 19, infatti, sarà presentato il libro di Raffaele Bissanti, “Energia Survina: parole e vita te nna fiata. Vocabolario Storico Salentino. Dialetto di Surbo”, Edizioni Esperidi.

La lingua della nostra terra e del nostro passato è davvero destinata a perdersi, dimenticata, insieme alla storia di Surbo e del Salento? È la domanda principale che sta alla base del volume di Bissanti, surbino, classe 1947, ma che nei suoi primi anni di vita ha vissuto tra Bologna, Forlì e Bari, prima di rientrare nel Salento, nel 1960. Il rischio che si corre, secondo l'autore, innamorato profondamente della propria terra e di tutto ciò che le concerne, è che molte parole potrebbero estinguersi, addirittura dall’intero bagaglio della nostra cultura popolare, perdendo, così, tracce e parti di storia, quella storia che dice chi siamo. “Voci storiche, ormai rare o desuete, tramandate dagli avi, rappresentano un’eredità di cui dovremmo essere fieri; il dialetto, parlato o scritto, in quanto strumento di comunicazione, deve essere vessillo della nostra cultura”- dice l'autore, che con la sua opera, presentata oggi a Trepuzzi, vuole smuovere nei lettori il senso di appartenenza al paese, l'attaccamento ai valori insiti nei rapporti sociali, linguistici, morali e organizzativi. “Il dialetto è cultura e non può perdersi nel mare dell’appiattimento della globalizzazione”- dice ancora lo scrittore, per due volte Assessore alla Cultura, Pubblica Istruzione e Turismo del Comune di Surbo, da sempre interessato all'ambiente, al territorio, alla lingua e alle tradizioni del Salento, soprattutto di quelle dell'area Nord, che, infine, conclude così: “Questo vocabolario storico vuole essere un tentativo di recupero del nostro dialetto attraverso le parole, gli usi e i costumi dei nostri nonni, che altrimenti andrebbero persi irrimediabilmente, così come si è perso il rapporto del paese di Surbo con il suo passato”.

Questa sera, dialogherà con l'autore, alla sua prima esperienza editoriale, il prof. Salvatore De Masi, docente di Linguistica Generale presso l'Università del Salento.

Ilaria Bracciale

Redattrice

"La comunicazione avviene quando, oltre al messaggio, passa anche un supplemento d’anima."
(Henri Bergson)

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