Sono passati degli anni, ma la maestra di Trepuzzi, R.C.P., 54 anni, dovrà pagare per i reati che avrebbe commesso nell'anno 2010/2011 nell'asilo di Giorgilorio (Surbo) dove lavorava.
La donna, oggi accusata di maltrattamenti nei confronti di fanciulli e violenza privata, dovrà scontare, infatti, come stabilito dalla sentenza di primo grado emessa dal giudice Maddalena Torelli, tre anni e sei mesi di reclusione, oltre a dover risarcire il Miur (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca), e i genitori dei bambini coinvolti, per somme che si aggirano tra i 10 e i 15 mila euro.
La 'maestra' avrebbe in più occasioni, secondo l'accusa, rivolto pesanti accuse e offese ad alcuni bambini, suoi alunni, impedendo ad alcuni di andare persino in bagno, ferendo un altro piccolo ad una mano con la punta di una matita, procurando un livido ad una bambina che non avrebbe terminato un disegno, o facendo mangiare ad un altro alunno una polpetta raccolta da terra. Questi alcuni esempi dei maltrattamenti e delle cattiverie che la donna di Trepuzzi avrebbe riservato ai piccoli di 3 e 4 anni che frequentavano la scuola materna di Giorgilorio in quel periodo, e per le quali ora, non solo sarebbe stata sospesa dall'insegnamento, ma si trova a fare i conti con la giustizia e, forse, anche con la propria coscienza.