Valentino e Casalabate, l'uomo del mare se ne va con la sua valigia piena di ricordi

di Beppe Longo 07 Febbraio 2023

La vecchia valigia era sempre lì, sulla spiaggia, pronta per l’ultimo viaggio verso il mare, calmo o in burrasca. Valentino Isceri se n’è andato semplicemente così, a poco più di 91 anni,

quando la sua anima di vecchio uomo di mare era stata già trafitta da tante inutili mortificazioni inflitte alla “sua” spiaggia, nata e cresciuta con il pioneristico lavoro di tutta la famiglia di suo padre, il grande vecchio Valentino. E’ difficile ricostruire la vita “spericolata” di un uomo, che ha legato la sua esistenza alla goliardia di un rapporto sempre aperto e allegro con gli amici e con le amiche. Il giovane Valentino era sempre lì, nel cuore di un’azienda marinara, nata per regalare una specie di eterna vacanza a tutti. Il suo lavoro nel bar o nella pescheria era sempre improntato da una gioviale eleganza e gentilezza verso tutti. Valentino è stato sempre una specie di gentiluomo del mare, con i suoi modi garbati riservati ai clienti vacanzieri e ai pescatori. Proverbiale il suo rapporto con “Vitucciu, lu capitanu”, che passava dal severo piglio imprenditoriale del fratello Totò al garbato controllo di Valentino. Alla fine il pescato era a disposizione dei clienti, che andavano via sempre gratificati per il trattamento ottenuto. Con la scomparsa di Valentino Isceri si chiude un’era, quella del mare ruspante, dell’avventura su una spiaggia dalla rotonda sul mare, quella del pesce fresco da portare sulla tavola più esigente. E Casalabate continua a perdersi, per ritrovarsi – forse – più moderna, sicuramente però meno umana e poco coraggiosa.

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