Adesso sì che le danze sono ufficialmente aperte. La decisione era nell'aria da tempo. Si sapeva che da parecchio viaggiavano su carrozze diverse e a dovuta distanza tra loro: Taurino scende dal treno e (lui ancora non lo conferma ma in paese se ne parla da mesi) riprende "la strada di casa".
Ora si può dire con certezza: appoggerà Marra, come ai vecchi tempi. E la sorella Annarita, consigliera di maggioranza uscente, è pronta già a scendere in campo nella lista dell'ex sindaco.
"Dopo aver ottemperato - scrive l'assessore al Bilancio - a tutti gli impegni istituzionali relativi al mio incarico di assessore comunale, ho rassegnato le mie dimissioni ritenendo ormai conclusa questa esperienza politica. Ciò essendo venuto meno, da tempo, il rapporto fiduciario con il sindaco Mino Miccoli".
Lo spiega a chiare lettere che con il sindaco le divergenze erano diventate insanabili: "Differenze di metodo, di merito e di agire politico ci hanno profondamente diviso nel corso di questi 5 anni, fino a rendere incolmabile il vuoto che ormai ci separa".
E allora perché mai avrà atteso tanto tempo? "Avrei potuto anticipare la mia decisione - sostiene Taurino - ma, il senso di responsabilità nei confronti dei cittadini, mi ha indotto ad onorare sino all'ultimo il mio incarico, agendo sempre secondo 'coscienza e conoscenza', sia per evitare una gestione commissariale, che per contrastare scelte da me ritenute non condivisibili nell'interesse della collettività".
Non entra più di tanto nei particolari ma ai diretti interessati - primo cittadino e altri membri della giunta verrebbe da pensare - le manda a dire. Loro sanno bene perché mai l'assessore al Bilancio (e a tanto altro ancora) ha scelto un'altra strada dopo cinque anni di comune governo. "Non ritengo opportuno entrare nei dettagli della decisione per non dare adito a strumentalizzazioni pre-elettorali e perchè le vicende che hanno portato a tale conclusione sono ben note ai diretti interessati". A buon intenditor... Tutti gli altri avranno la pazienza di aspettare prima di sapere qualcosa sui veri perché, su cosa in particolare i due hanno rotto un patto che fino a cinque anni fa sembrava indissolubile e inossidabile,
"La mia decisione - conclude Taurino - non è stata semplice, ma era l'unica possibile nell'interesse di tutti coloro che mi hanno onorato, e mi onorano con la loro stima. Una decisione che é di carattere esclusivamente politico e amministrativo e che prescinde, pertanto, da ogni valutazione umana riferita alle persone. Non verrà mai meno, comunque, il mio impegno per il mio paese e la mia gente. Un abbraccio ed un saluto con stima e affetto sincero".
Insomma, nonostante il 10 giugno sia ancora lontano, due degli schieramenti sembrano ormai abbastanza definiti. Santi e santini circolano ormai da giorni nelle case. La corsa è partita. Ulteriori dettagli nei prossimi giorni quando anche dalle sinistre e dai pentastellati arriveranno notizie più precise.