Pandemia, tra restrizioni e controlli anche qualche apparente incongruenza

a cura della 13 Aprile 2021

Comunicato stampa del dottore Salvatore Sisinni giunto in redazione e interamente pubblicato.

"E ne vedremo ancora delle belle, per usare una locuzione popolare molto diffusa e significativa. Questa pandemia da Covid e varianti che, tra alti e bassi dei contagi, tra aperture e chiusure, a fisarmonica, di tante attività produttive (bar, pizzerie, ristoranti, ecc.), molte delle quali sono ormai, per motivi economici, ad un passo dalla chiusura definitiva o, addirittura, al fallimento, sembra che chi ci governa voglia calpestare il semplice, comune buon senso. Almeno a giudicare dalla chiusura di certi luoghi, per altro sacri, che non sono mai stati luoghi di assembramento. Mi riferisco al Cimitero del mio paese che è frequentato - come credo anche tutti gli altri - solo due giorni l’anno, l’uno e il 2 di novembre. Mentre, poi, le Chiese sono aperte. A scanso di equivoci, non vorrei fosse interpretato male il mio pensiero.

Le Chiese devono continuare a rimanere aperte, sempre nel rispetto rigoroso delle norme anti-Covid, che consistono nell’uso della mascherina e nell’osservanza del distanziamento sociale. E anche i Cimiteri dovrebbero rimanere aperti, sempre imponendo ai visitatori (pochi e di una certa età avanzata) il rispetto rigoroso delle suddette norme, pena multe salatissime agli eventuali trasgressori. Il problema vero è che mancano i controlli. Non ha senso, infatti, emanare una disposizione quando manca il personale adatto a farla rispettare. Si sono viste le pattuglie dei Carabinieri e della Polizia a Pasqua, alla vigilia e il giorno della “pasquetta”, che hanno fatto qualche multa, peraltro sbandierata in televisione, e poi sono scomparse come l’araba fenice (tutti sanno che esistono ma nessuno sa dove si trovino). Intanto il Questore di Lecce, Andrea Valentino, in occasione del 169° anniversario della Fondazione della Polizia di Stato, in una conferenza stampa, in un passaggio, ha detto testualmente: “In polizia ho curato soprattutto l’ordine pubblico e posso dire che ci vogliono sempre elasticità e buon senso”.
E ancora dopo: “Principi applicati anche nei controlli attuali da quando la Puglia è diventata zona rossa: buonsenso e umanità verso la coppia di anziani che si sta recando in farmacia. Fermezza verso quei gruppi di persone che si siede sulle scale a bere e a mangiare godendosi il sole primaverile”. Parole sagge, quelle del Questore - si badi bene, di una persona di vertice che deve far rispettare la legge. E allora, per concludere, io pongo la domanda, alla quale - ormai è scontato - nessuno mai risponderà: perché è stato chiuso il Cimitero nel mio paese, in un luogo sacro, dove in pochi ci si reca e chi lo fa, sicuramente, non crea un gruppo che si siede sulle panchine dei viali di questo luogo sacro, che neppure ci sono, per bere o per mangiare - per dirla con le stesse parole del Questore Valentino - godendosi il sole primaverile?".

Redazione

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