Quando per tanti anni un sacerdote ha svolto la sua missione a tempo pieno e a 360 gradi in un paese condividendo con i suoi cittadini ansie e preoccupazioni, restando sempre al fianco di ognuno ed in particolare dei più bisognosi, come ha fatto don Nicola Macculi a Squinzano,
non ci si può dimenticare di essere presenti in momenti così importanti della vita di una comunità.
Ed è per questo che Don Nicola, sacerdote sensibile ed uomo attento e premuroso, che ha saputo far vivere alla nostra città momenti di profonda spiritualità senza mai far venir meno la vicinanza ed il rispetto nei valori cristiani non poteva non essere presente, almeno con il suo cuore, nel giorno del cinquantenario dell'elevazione a Santuario della Chiesa dell'Annunziata e della Madonna del Garofano.
Oggi don Nicola Macculi, per anni parroco di Squinzano, svolge l'importante ruolo di direttore della Caritas diocesana, e nonostante i suoi cento impegni ha voluto inviare tramite il nostro giornale questo saluto alla comunità squinzanese:
"Un affettuoso saluto di sostegno e di incoraggiamento per i cinquant’anni del bel santuario dell’Annunziata. Allora, mons. Minerva nel 1971 elevò alla dignità di Santuario, in questi anni sia i vescovi che si sono succeduti, come anche i vari sacerdoti, hanno provato a dare forza e lustro a tale tempio. Nelle modalità diverse: celebrazioni, processioni, la stessa fiera (la prima nel Salento) subito dopo l’inizio della primavera. Sono fiducioso e speranzoso che nei prossimi anni tale luogo possa ancora essere significativo per tutta la città di Squinzano, ma anche dei paesi limitrofi.
Anche il collegamento con GALATONE con il Santuario del CROCIFISSO ci può aiutare in questa maniera. L’abazia di Cerrate unita a questo santuario può essere meta significativa anche per gente fuori del nostro territorio della nostra regione, la devozione Mariana la bellezza artistica e la storia di questi luoghi di preghiera saranno utili per tutti. Mi unisco alla gioia di tutti voi e la vergine Santa ci guidi e ci accompagni sempre. Con amicizia e stima, Don Nicola".