La comunità di Squinzano si appresta a vivere un appuntamento letterario ed artistico di grande importanza intitolato: "Una mostra e un libro per ragionare di Squinzano".
L'evento, che si terrà domani, giovedì 25 gennaio 2024 alle ore 18.00, avrà luogo nel Teatro "Domus Laetitiae" del Convento Santa Maria delle Grazie e sarà introdotto dai saluti istituzionali dell'Assessore alla Cultura Eleanna Bello, del Presidente della Pro Loco di Squinzano, Cosimo Pierri, e del Presidente della Società Operaia M.S. Giovanni Bracciale. Ampio spazio sarà dato alla presentazione del libro del Giornalista squinzanese Beppe Longo "Il frinio delle cicale" che, come spiegato dallo stesso autore sulla sua pagina Facebook, prende le mosse da una fiaba di Esopo, “La cicala e la formica”, e dalle diverse interpretazioni che la stessa favola ha avuto nella storia della letteratura: da Jean de La Fontaine a Federico Garcìa Lorca, da Trilussa a Gianni Rodari. "Come tutte le altre, anche la favola “La cicala e la formica” ha la sua “morale”; e, secondo quanto ha scritto Oriana Fallaci, come “ogni cosa è fatta di tre punti di vista: il mio, il tuo e la verità”. Alla fine del libro ogni lettore può trarre le conclusioni e ricavare la “morale” che a lui sembra la più azzeccata. Per non rischiare di uscire molto dalla realtà dei fatti, il libro si chiude con le interviste al sindaco Mario Pede, ad Andrea Pulli e a Gianni Marra; poi per una “parità di genere” ci sono le interviste alle tre donne che nell’ultima vicenda elettorale di Squinzano sono state le più suffragate nelle rispettive liste: Valentina Casilli, Viviana Tafuro e Anna Rita Taurino.
Nell’esile trama del libro c’è anche il racconto di un sogno, nel quale immagino un incontro con due grandi “vecchi” della politica di Squinzano, Arnaldo Andresani e Vincenzo Stippelli. Sono insieme e commentano le vicende di Squinzano: è stato significativo incontrare un “camerata” ed un “compagno” livellati nella nebbia luminosa dell’aldilà.
Con questo mio lavoro, un “divertissement”, faccio di tutto per scansare la tentazione di salire su un pulpito, perché intuisco che i predicatori sono l’ultima cosa della quale Squinzano può aver bisogno. Non si può fare a meno, però, di affermare che Squinzano, vista e vissuta come un paese-simbolo del Salento, negli ultimi tempi sia stata ferita nella sua identità morale e territoriale e che, adesso, abbia bisogno di un riscatto civile e sociale" - spiega il giornalista.
In contemporanea, sarà inaugurata una Mostra d'Arte con le Opere di Evy Arnesano, Miro Arnesano, Mirella Bitonte, Santo Blasi, Ekaterina Chistyakova, Anna De Donno, Luigi De Mitri, Ornella Luciani e Antonio Ursino. Per la categoria Foto esporranno Paolo Andriani, Roberto Carlucci, Gianfranco Giaccari e Enzo Pezzuto; Costruzioni di Enzo Serio (Bellezza).
Un incontro in cui arte e letteratura si incroceranno e al quale prenderanno parte Ferdinando (Fefè) De Giorgi, Giuseppe Palaia e Antonio Schipa. Le conclusioni sono affidate a Beppe Longo, autore del libro sulla cui copertina sono rappresentate otto opere di artisti concittadini dell'autore stesso e che ritraggono il ponte della ferrovia di Squinzano, luogo storico e centrale della Città. Gli intermezzi musicali sono invece affidati a Deni Pulli e al suo sax.
La mostra inaugurata domani durante la manifestazione rimarrà aperta fino a sabato 3 febbraio 2024 e si potrà visitare tutti i giorni dalle ore 17.00 alle ore 20.00.