Con una festa giallorossa, un po’ meneghina ma dal forte sapore tutto salentino, il LECCE CLUB MILANO sarà intitolato al dott. Peppino Palaia.
Nessuno si azzardi a toccare ferro, il “nostro” dottore di Squinzano è vivo e vegeto; è operativo con un’invidiabile forma, splendida per un ex-atleta over-settanta. E poi… Non è la prima intitolazione in vita che il medico sportivo Peppino Palaia riceve: gli hanno già intitolato i Lecce Club di Nardò, di Squinzano e di Cellino San Marco.
La festa-raduno milanese si terrà Domenica 5 marzo, alle ore 12, a Cologno Monzese in via Fratelli Pervago, alla presenza di un bel gruppo di tifosi del Lecce e soprattutto dello stesso dott. Peppino Palaia. L’intitolazione del Club si terrà prima della partita di campionato Inter-Lecce, che si giocherà allo Stadio Meazza alle ore 18.
Il dott. Palaia nel ricordo dei tifosi salentini, che vivono in Lombardia, dopo essere stato per circa 40 anni il medico sportivo della squadra giallorossa, non è più solo un lembo della bandiera dell’U.S.Lecce, ma è proprio la “Bandiera del Lecce”, uno dei simboli più esemplari di attaccamento ad una società calcistica. Non per niente al momento dell’addio, avvenuto il 18 agosto 2020, fu definito proprio da un dirigente dell’Unione Sportiva “il Totti del Lecce”.
In occasione della festa sono arrivati a Peppino Palaia messaggi di congratulazione da parte di numerosi amici che hanno scritto pagine gloriose del Lecce e del Salento. Sono arrivati i messaggi vocali di Stefano Di Chiara, Alberto Di Chiara, del cantante Albano, di Beppe Colombo, Rodolfo Vanoli, Massimo Neri, Ricardo Paciocco, Giorgio Enzo, Javier Chevanton, Enzo Petrachi, Checco Moriero, del cantante Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, di Gigi De Canio, Ale Conticchio (“il Sindaco”), del musicista Antonio Castrignanò, Ciccio Cosenza, Mino Francioso, Checco Palmieri, Marco Mancosu, dell’ex presidente Rico Semeraro, dell’amico campione del momndo Fefè De Giorgi, di Pasquale Bruno, Davide Sesa e di tanti altri.
Si tratta di messaggi vocali in video, impaginati in un documentario, che sarà trasmesso durante la cerimonia, alla quale parteciperanno altri “pezzi di storia” leccese. Sono tutti intrisi di affetto e di riconoscenza verso Peppino Palaia, che per tutti, o quasi, è stato non solo il medico di fiducia ma anche l’amico al quale ricorrere in tante circostanze. Ne abbiamo scelto uno, quello di Ciccio Cosenza, che da “capitano” del Lecce ha sintetizzato e interpretato al meglio l’umore respirato per tanti anni nello spogliatoio del Via del Mare.
“Peppino del mio cuore! Ho saputo – ha detto Cosenza - che sta per essere inaugurato un Lecce Club Milano a nome tuo, Peppino Palaia. Questo è un fatto che mi ha fatto sentire orgoglioso e, quindi, grato alla vita per aver incontrato e conosciuto te nel mio percorso, perché tu sei il Peppino di tutti. Tutti quanti, insomma, vorrebbero avere un Peppino come papà, come zio, come fratello, come amico; ed io posso vantarmi di aver avuto questo onore. Sei una persona immensa – ha continuato il forte difensore che oggi gioca nel Piacenza - e conosci l’affetto che mi lega a te. Io ti considero veramente come una persona della mia famiglia, un parente di sangue. Tu vivrai in eterno, anche fra cent’anni quando non ci sarai più si parlerà di Peppino Palaia da Squinzano. Ti mando un immenso abbraccio. Tu devi essere orgoglioso di te stesso, perché la vita ti ha regalato un’anima bella e pura. Ti voglio bene Peppino! Goditi il momento!”
Domenica 5 marzo –insomma- a Milano ci sarà per Peppino Palaia un amarcord che gli proporrà un forte senso storico di tutta la sua fenomenale esperienza nel Lecce. Sicuramente il dottore rivivrà momenti esaltanti e malinconici del lungo esercizio della sua professione con la consapevolezza non solo che il passato è passato ma che è anche presente, come prima e più di prima. Però nei tratti finali (solo per questioni anagrafiche!) del suo correre infinito, la sua vita professionale tornerà ad essere un inno alla gioia di vivere, con quelle immagini codificate dalle innumerevoli corse dalla panchina al campo per intervenire contro il dolore e ridare ai suoi giocatori le prospettive positive per guardare all’infortunio solo come ad una parentesi momentanea da chiudere al più presto.
Peppino Palaia interverrà a Milano per dare ai tifosi del Lecce la certezza che il calcio continua ad essere una giostra che non deve mai uscire dai binari della correttezza e del rispetto. Ricorderà a tutti che il calcio è e deve restare il gioco più bello del mondo, nel quale i calciatori devono mettere testa, dinamismo e velocità; ma tutto rischia di perdersi se questi elementi non sono coniugati con il cuore ed alimentati da una sana passione.
La carriera del medico sportivo Peppino Palaia è stata sempre praticata nel rispetto del giuramento di Ippocrate corredato da sani principi, fondati soprattutto sull’amicizia con tutti: dai dirigenti ai tecnici, dai giocatori ai tifosi e ai moltissimi suoi pazienti.
Peppino, però, non ha mai imboccato il sentiero della sottomissione e non ha fatto mai passi indietro. Sono doti che uno sportivo deve saper coltivare. Ecco perché lo sport ha il potere di unire le persone e deve essere concepito come ambasciatore di vita sana e della pratica del buon comandamento umano di includere sempre tutti, senza alcuna distinzione.
Semplicemente così l’amico Peppino Palaia, prima uomo e poi medico, è rimasto, rimane e rimarrà per tutti un autentico fuoriclasse!