E' da Piazza Plebiscito che ha avuto inizio ufficialmente la festa patronale, nel pomeriggio di oggi, martedì 5 dicembre 2023. L'amministrazione comunale di Squinzano, il parroco Don Alessandro Scevola,
il Presidente del Circolo Pro Feste San Nicola e un piccolo gruppo di cittadini attivi nel sociale e fedeli del culto di S. Nicola, si sono riuniti alle 16.30 presso il Palazzo Municipale per raggiungere Piazza Plebiscito dove sono state accese le luminarie, a cura della ditta Perrotta, e in particolare di una luminaria raffigurante il volto del Santo, novità dell'edizione 2023, realizzata dal grafico Daniele De Paola, presente all'evento.
Terminato il rito dell'accensione delle luminarie, i presenti con il Sindaco Mario Pede si sono spostati nel Museo dell'Olio e del Vino per l'inaugurazione della mostra di Pino Quarta che ha presentato le sue opere originali ed alternative, di varie forme e altezze, realizzate sfruttando tronchi di legno nell'ottica di una gestione più remunerativa, costruttiva e virtuosa del legno per una valorizzazione dell'ambiente e dei tronchi di legno, preziosa materia prima che non va distrutta, ma protetta e rigenerata preservandola per le generazioni future ed utilizzandola per scopi artistico-artigianali, produttivi e di crescita anche economica.
"Nascere e vivere nel Salento - dice l'artista - è per me una grande fortuna, perchè è un territorio ricco di forme, profumi e colori che ogni giorno mi meravigliano per la loro bellezza. Grazie all'istintiva capacità di associare ad immagini forme e note familiari, ho iniziato ad attribuire ai tronchi d'albero, sempre più minacciati dalla xylella e dal disseccamento, figure immaginarie dando vita a oggetti utili e a semplici complementi d'arredo, mettendo in risalto quanto la natura ha creato e donando unicità ad ogni pezzo, elaborandolo in base alle emozioni che esso mi procura. 'Aunice', il nome con cui identifico le mie opere con l'acronimo che racchiude le iniziali delle mie nipotine, rappresenta la fiducia verso le nuove generazioni, le quali non possono ignorare il passato, poichè esso costituisce le radici che nutrono il presente, sorreggono il futuro e danno vita all'albero dell'avvenire".