Da ieri, infatti, mercoledì 18 e fino a martedì 23 gennaio 2018, alle ore 18.30, 20.40 e, nei festivi anche alle 16.30, sarà possibile prendere visione del lungometraggio “Napoli velata”, per la regia del noto Ferzan Özpetek, regista, sceneggiatore e scrittore turco naturalizzato italiano. È lo stesso regista a raccontare di come l'idea del film sia nata dopo l'incontro con una ragazza, durante una cena, che lui definisce bella e sensuale e che si era presentata come un medico legale. Özpetek, cineasta originale ed anticonformista, ha pensato per anni alla figura di questa donna, tanto da volerne creare un film, attratto dal palese contrasto tra la sua personalità misteriosa e seduttiva e la rigida razionalità tipica del suo lavoro.

E così che nasce “Napoli velata”, con una strepitosa e ammaliante Giovanna Mezzogiorno come protagonista, intorno alla quale si muove un cast d'eccezione. Adriana, medico legale, incontra Andrea, uomo misterioso e intrigante, durante il tradizionale 'parto dei femminielli', un rito magico e arcaico durante il quale un femminiello (figura della cultura tradizionale partenopea che indicava un maschio omosessuale con espressività marcatamente femminili) simula le doglie di un parto attraverso una particolare gestualità mimata, mentre gli astanti si muovono eseguendo una lamentazione rituale. La scena di solito è coperta da un velo, perché 'sentire è più importante che vedere'.

Adriana ed Andrea si conoscono quella sera e l'attrazione fisica tra i due, così palpabile e viscerale, fa unire i loro corpi voluttuosi in un profondo ed intenso rapporto sessuale, consumato la stessa notte. Nonostante la promessa dell'uomo di rincontrarla il giorno dopo, questo non si presenta all'incontro. Ma il motivo sarebbe molto semplice: il cadavere sul quale Adriana lavorerà il giorno dopo, è proprio Andrea. Da qui, la storia inizierà a prendere forma, sconvolgendo gli equilibri della donna e trascinandola in una storia di segreti e misteri che la segneranno per sempre.