Tutela degli animali, «assurdo essere multati per aver soccorso un gatto randagio»

di Vincenzo Casilli 29 Novembre 2018

Tutela degli animali e soccorso felino. Di questo si occupano le Associazioni ATA-PC Lecce (Associazione Tutela Ambiente e Animali - Protezione Civile), NOGRA (Nucleo Operativo Guardia Rurale Ausiliaria), ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) e i volontari della colonia felina del Cimitero.

Questi si ritrovano, ancora una volta, a segnalare sia la grave situazione in cui versa, nel Comune di Lecce, l’argomento “tutela e salvaguardia degli animali” compreso il “soccorso felino”, sia il caos che si è creato tra i volontari a seguito di un’ordinanza dirigenziale che vieta di prelevare dal territorio qualsiasi animale vagante, volontari che  ogni giorno si prodigano sul territorio in favore di tanti animali abbandonati, investiti e/o malati.

“L’ultimo atto che ci lascia senza parole- dicono i volontari- viene da una sanzione di € 166,66 comminata da un fantomatico “nucleo ambientale comunale” facente capo ad una associazione locale, ai danni di una volontaria che ha prestato soccorso a un gattino randagio bisognoso di urgenti cure veterinarie”.

“L’Associazione ATA-PC Lecce – afferma il presidente Giuseppe Albanese – più volte ha scritto al Comune chiedendo spiegazioni e, soprattutto, delucidazioni a norma di legge come mai l’Amministrazione avesse siglato una convenzione per il soccorso felino con un’associazione senza i requisiti previsti dalla legge e non iscritta neanche al Registro Regionale del Volontariato. Le risposte sono giunte in modo sibillino con allegata l’iscrizione al Registro Regionale effettuata solo pochi giorni dopo il ricevimento della nostra richiesta e, comunque, tale iscrizione non metteva in regola proprio nulla dal momento che la legge prevede che gli Enti possano siglare convenzioni con Associazioni solo iscritte al Registro del Volontariato da almeno 6 mesi. E come se non bastasse, quest’anno era stata indetta una “manifestazione di interesse” per l’affidamento del soccorso felino che doveva trasformarsi in un bando pubblico, che noi associazioni stiamo ancora aspettando, mentre a luglio scorso è stata invece rinnovata la convenzione sempre alla solita associazione. Inoltre, proprio a settembre scorso abbiamo scritto una lettera al dirigente dell’Ufficio Ambiente, chiedendo secondo quali norme tale associazione può avere nel suo organico un nucleo di guardie ambientali comunali in quanto, secondo una circolare del Ministero dell’Interno e sentita anche l’avvocatura della Regione Puglia, i Comuni non possono assolutamente decretare guardie zoofile o ambientali che a loro volta possono essere nominate solo dal Prefetto le prime e dalla Provincia o Regione le seconde. La risposta non ci è ancora arrivata né da parte degli uffici né dalla parte politica sia della precedente che dell’attuale amministrazione. La domanda ci sorge spontanea: sono gli uffici che non comunicano con gli assessori o sono questi ultimi a non essere interessati alla materia?”.

Tutte le associazioni e i volontari che sottoscrivono il presente comunicato stampa chiedono all’Amministrazione Comunale di essere più chiara e trasparente, di non nascondersi dietro al fatto che il servizio è garantito per 24h ma di operare con legalità e trasparenza così come dichiarava lo slogan della campagna elettorale, senza eclissare le norme nazionali che prevedono invece una sanzione per omissione di soccorso se non ci si ferma davanti ad un animale in stato di difficoltà e non il contrario.

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