E' arrivata la decisione del Governo sul tanto discusso Green Pass, che sarà obbligatorio a partire dal 6 agosto nei ristoranti al chiuso, al bar e nei locali con consumazione al tavolo. Per prendere il caffè al bancone, invece, non servirebbe alcuna certificazione. Per chi ha più di 12 anni, "la certificazione verde" è valida anche con una sola dose di vaccino, e sarà obbligatoria negli stadi-palazzetto, o per frequentare palestre, piscine, fiere, convegni, cinema, teatri, parchi divertimento, sagre, sale gioco, sale scommesse o per partecipare a concorsi pubblici. Nel decreto, al momento, non si parlerebbe di mezzi pubblici, mentre le discoteche restano chiuse. Una decisione che, naturalmente, indigna i titolari delle attività e dei gestori dei locali da ballo, chiusi da quasi 18 mesi, e che adesso urlano la necessità di ricevere ristori e aiuti da parte dei piani alti. Ma non sono i soli a lamentare incertezza e delusione per la decisione del Governo, come i titolari delle attività di ristorazione di tutta Italia, tra cui quelli leccesi, brindisini e dell'intero Salento, che manifestano la preoccupazione e la paura di perdere molti clienti, oltre alla confusione e al disorientamento a livello tecnico ed organizzativo. A questo, poi, si aggiunge il malcontento di tutti coloro che, per motivi di salute o altre ragioni, non potranno effettuare il vaccino, rinunciando così a semplici e banali "riti" fino a ieri scontati. In questo clima di estrema confusione, malcontento e indecisione, si tenta di resistere, attendendo nuove decisioni e indicazioni dall'alto, nella speranza di recuperare una lontana e perduta normalità.