Disabilità e Inclusione: utilizziamo spesso questi sostantivi senza attribuirne il giusto significato se in casa non abbiamo un “diverso”, come ancora si suole etichettare.
Sulla scia di questa considerazione, si colloca il libro “Disabilità e inclusione sociale: una sfida comune” della pedagogista e scrittrice Annatonia Margiotta.
Inclusione sociale, un termine che ha un bellissimo obiettivo: eliminare qualunque forma di discriminazione all’interno della società nel rispetto della diversità. Un termine che, scontrandosi con la realtà, spesso si trasforma e si identifica con i diritti negati. L’autrice descrive le avversità incontrate dal figlio, affetto da una grave disabilità. Indispensabile è riproporre e analizzare questi temi anche a scuola, incontrando ragazzi di scuola secondaria di primo e secondo grado, esaminando, insieme, le difficoltà che un ragazzo diversamente abile affronta nel corso della sua vita per sensibilizzarli a una inclusione vera nella vita sociale.
Occorre evidenziare il valore del diversamente abile che contribuisce attivamente con il proprio “saper fare”. La difficoltà di vivere la quotidianità, di essere parte integrante della società, la conosce bene ogni madre che cerca di inserire il proprio figlio tagliato fuori da tutto ciò che è considerato “normalità” per i coetanei. In una società che si proclama inclusiva il disabile deve sgomitare e, a volte, alzare la voce per far sapere: ci sono anch’io, “unico e irripetibile” (Papa Francesco).
La presentazione del libro, il racconto della sua esperienza, il disagio del figlio nel tortuoso cammino della vita, sono una voce flebile, seppur assordante, di quanto ancora c’è da fare per concretizzare l’auspicata Inclusione.