L'operazione, chiamata "Astrolabio", ha visto impegnate anche le polizie di Grecia e Albania, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia salentina. Dalle indagini, durate circa un anno, è emersa l'esistenza di un'organizzazione criminosa divisa in quattro cellule criminali composte da cittadini stranieri che gestivano illecita attività di trasferimento di migranti che attraversano territori quali Albania, Grecia, Turchia, ricavandone somme ingenti di denaro. Fondamentali per le indagini le intercettazioni telefoniche o ambientali e riprese video che hanno testimoniato tali attività illecite. Della suddetta organizzazione farebbero parte:
un gruppo presente in Italia guidato da un iracheno residente nel territorio veneziano che si occupava del trasferimento di migranti irregolari nel territorio italiano;
un secondo gruppo presente in Italia guidato da un cittadino iracheno residente a Bari che si occupava di recuperare gli scafisti ed evitare il loro arresto;
un terzo gruppo presente in Albania e guidato da un cittadino siriano che si occupava del trasferimento dei migranti presso il luogo dal quale poi sarebbero stati condotti nel Salento;
un quarto gruppo presente in Turchia e guidato da un cittadino iracheno che si occupava di trasferire i migranti irregolari provenienti dal Medio Oriente e diretti verso Salento e Calabria. I viaggi- sempre secondo quanto riferito dal Procuratore della Repubblica Dott. Leonardo de Castris - avvenivano via mare e lungo la rotta balcanica e venivano pagati dai migranti attraverso un sistema bancario abusivo.