I 540 minuti che separano il Lecce dalla A diretta

di Oronzo Valletta 04 Aprile 2022

La giornata n.32 (positiva per il Lecce) ha confermato che 6 squadre, in appena 3 punti se il Benevento vince il recupero di Cosenza (ma non ha ancora vinto),

si giocheranno fino all'ultimo minuto dell'ultima partita i 2 posti per la serie A diretta.
Conferma pure che non ci sono partite facili per nessuno (vedi Cremonese e Monza), per cui non andava e non va drammatizzato il passo falso, e che nessuna delle sei ha avuto la forza di fuggire (tutte lamentano occasioni sprecate per scappare, come noi le trasferte di Como, Perugia, Cosenza).
Neppure è vero il luogo comune che il Lecce è calato "nello stesso periodo" dello scorso anno, visto che dalla giornata 27 alla 32 - dove siamo ora - si fecero 6 vittorie consecutive ed il Lecce era secondo a 58 punti, ad uno solo dall'Empoli (che aveva una partita in meno) e ben 4 sulla Salernitana. Il suicidio avvenne invece proprio nelle ultime 6 giornate, nelle quali furono fatti solo 4 punti, con una vittoria, 1 pari e 4 sconfitte, di cui due interne.
Insomma fino alla giornata 32 il Lecce ha fatto più o meno lo stesso campionato di quello passato (1 punto in più, secondo entrambe le volte, ma ora con un solo punto di distacco): la speranza è che la differenza in meglio la facciano proprio le ultime 6 partite (che lo scorso anno furono nefaste) e che in questo torneo il periodo di calo sia stato già superato (buoni segnali arrivano dalla gara contro il Frosinone e dal recupero di infortunati importanti).
Il calendario sulla carta non è impossibile, ma se lo si pensa è l'inizio della fine, perché squadre più o meno senza grandi problemi di classifica (Ternana, Spal Reggina) saranno lo stesso ossi durissimi.
Allora una partita alla volta, già martedì se ne gioca un'altra fondamentale e apertissima a Terni, sta al Lecce portarla dalla sua parte.

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