Continuano a susseguirsi gli eventi culturali e formativi all'Università degli Studi di Lecce.

L'Unisalento, infatti, l'11 aprile sarà teatro della presentazione del volume “Storie d'Italia”, scritto dal prof. Aurelio Musi, Ordinario di Storia Moderna presso l'Unisalento. L'incontro sarà moderato dal prof. Salvatore Barbagallo, Associato di Storia Moderna.  Interverranno il Prof. Salvatore Colazzo (Presidente del Corso di Laurea in Area Pedagogica), la prof.ssa Stefania Pinelli (Presidente del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria) e il prof. Francesco Somaini (Vicedirettore del Dipartimento Storia, Società e Studi sull'Uomo). Il libro si propone lo scopo di raccontare le vicende che hanno segnato, in maniera incontrovertibile, la storia del nostro Paese, con i suoi lutti, i suoi divi e i suoi dannati. Un volume che ha lo scopo, dunque, di fornire una nuova chiave di lettura del passato, per capire l'origine di alcune domande e di alcuni problemi ancora irrisolti. In un mondo in continuo mutamento, avere un saldo punto di riferimento storico-culturale è fondamentale per non perdere o diluire la propria identità. L'incontro è riservato a tutti gli interessati.

L'evento si inquadra nel processo di grande attenzione che il polo universitario salentino attribuisce alle materie umanistiche. Proprio alle facoltà di Sociologia, Scienze della Formazione Primaria, Relazioni Internazionali e Scienze Politiche e Mediazione Culturale era riservato l'incontro tra ambiente universitario e studenti delle scuole superiori della provincia di Lecce, svoltosi il 29 marzo scorso, e che ha visto anche la partecipazione di una delegazione di studenti dell'IISS Virgilio Redi di Squinzano (classi 4'B, 3'B, 4'A, 3'A. 3'C, 4'C e 5'B).

Campi Salentina. Come riportato da Pugliaimpiego.it e, nello specifico, anche dal Centro per l'impiego di Campi Salentina, il Gruppo MUCH MORE Intrattenimenti è alla ricerca di diverse figure professionali.

L'Università degli Studi di Lecce, in collaborazione con la Regione Puglia, Confindustria Lecce, e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, organizza una sessione di incontro tra laureandi e imprese del territorio leccese.

Oggi, sabato 6 aprile 2019, alle ore 20.30, nella chiesa di S. Irene, si terrà il concerto sacro della Passione secondo Giovanni del compositore mons. Marco Frisina.

Un altro importante tassello è stato messo ieri mattina nel mosaico tecnico che definirà a breve il passaggio definitivo di numerose aree di proprietà dell’ex ERSAP (Ente Regionale di Sviluppo Agricolo della Puglia) a favore del Comune di Squinzano. La Regione Puglia infatti, attuale proprietaria delle aree in questione, per evitare che questi terreni, per una complessiva superficie di circa 20mila metri quadri, siano oggetto, come già spesso avvenuto in passato, di sciacallaggio ambientale divenendo teatro incontrollato di rifiuti evitando al contempo di essere interessati da abusi edilizi, ha dato una concreta accelerata alla definizione degli adempimenti tecnici.

Una decisiva svolta all’operazione per il passaggio delle proprietà è stata data dal funzionario regionale squinzanese Antonio Isceri, che conosce molto bene il territorio di Casalabate e le sue problematiche e con il quale l’amministrazione comunale ha avuto diversi incontri al fine di destinare queste aree, incolte ed inutilizzate da sempre, al servizio dei residenti e dei villeggianti di Casalabate che di certo saranno valorizzate e potranno aumentare le potenzialità ricettive della marina sia in termini commerciali che turistici, sportivi ed ambientali.

Ieri mattina alla presenza di alcuni tecnici e funzionari della regione Puglia, del Vicesindaco Lucio Longo in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale e dell’Assessore al Patrimonio Claudio Taurino, è stato sottoscritto un verbale ufficiale con il quale veniva effettuata la consegna dei suddetti terreni e la relativa accettazione da parte dell’ente Comunale a titolo gratuito al fine della tutela domenicale, nelle more del trasferimento definitivo ai sensi della Legge regionale n.4/2013. Detti terreni sono ubicati a ridosso del Lido Exotic in località Romatelle, e sono identificati in catasto al foglio 49, particelle 1228, 1380 e 1381.

Il Sindaco Gianni Marra appena insediata la sua amministrazione aveva dapprima proceduto a verificare l’effettiva fattibilità del passaggio dalla regione al comune e successivamente aveva formalizzato nelle giuste forme la richiesta del passaggio di proprietà garantendo alla Regione Puglia la “tutela domenicale”.

Considerato l’impegno e l’interesse che il Sindaco Marra ha sempre dimostrato per Casalabate, dapprima con lo storico passaggio della marina dalla competenza territoriale di Lecce a quella di Squinzano e Trepuzzi e successivamente con l’impegno profuso per la sua corretta gestione c’è da ben sperare che i terreni acquisiti dal comune saranno utilizzati per dare una maggiore spinta propulsiva alle molteplici attività che soprattutto l’estate attirano squinzanesi e non nella marina.

Arriva dopo quattro anni il conto da pagare per tre salentini, che sarebbero stati gli autori di un’aggressione avvenuta il 17 maggio 2015 ai danni di un farmacista di Novoli.

Quattro giorni e due orari disponibili durante la giornata, per poter correre al Cinema Massimo di San Pietro Vernotico e godere della visione della commedia che vede protagonista Claudio Bisio, uscita nelle sale il 28 marzo 2019.

A causa di impegni professionali contingenti e per questioni strettamente e meramente personali, il dott. Fernando Monte ha rassegnato le sue dimissioni dalla Giunta Comunale.

Squinzano è stata da sempre terra fertile per lo sport. Rispetto al calcio, ricordiamo tutti gli antichi splendori dello Squinzano in serie C di qualche decennio fa.

Il Ministero dell’Ambiente ha deciso che l’uscita del carbone entro il 2025 debba essere uno degli obiettivi prioritari da prefissarsi, e lo ha comunicato ad Enel in una lettera dei giorni scorsi. La stessa società, infatti, pare si fosse opposta alla decarbonizzazione della centrale Federico II di Cerano, o meglio, ha parlato della necessità di elaborare un progetto e un percorso verso la decarbonizzazione, ma senza mettere alcuna data e soprattutto rispettando i tempi di adeguamento infrastrutturale del sistema elettrico, per fare tutto nella massima sicurezza. Per questo, sarebbe stato chiesto un incontro con il Ministero dell’Ambiente, dello Sviluppo Economico e con le amministrazioni interessate, per poter riesaminare bene i punti di questa vicenda.

Dal canto suo, però, il Ministero dell’Ambiente ha ribadito che dopo il 2025 le centrali a carbone non avranno più autorizzazioni di alcun tipo per utilizzare il combustibile fossile, perché la loro attività andrebbe contro al bisogno di tutela del territorio e di salvaguardia della salute dei cittadini.

In sostanza, comunque, il futuro della Federico II è ancora tutto da decidere: la centrale, infatti, nonostante l’assenza di Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale), potrebbe comunque continuare a funzionare in caso di emergenze o a condizione di limitare la capacità termica.

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