Dalle tavole del palcoscenico al marciapiede. La strada come nuovo ed insolito proscenio, per allietare, far riflettere, regalare emozioni.
Con esibizioni che coinvolgono sì i bambini, ma anche i più grandi, che si immergono, al pari dei piccoli, nella fantasia di una storia, nella piega romantica di un racconto, con una performance completa, che unisce il canto alla recitazione, il ballo alla mimica. Tutto ciò è il “Barbonaggio teatrale delivery”, una forma di spettacolo alternativa che è andata in scena ieri, giorno dell’Epifania, per le strade di alcuni quartieri di Campi Salentina. Un’iniziativa voluta dall’assessorato alla Cultura con l’obiettivo di rallegrare il giorno di festa e offrire un’opportunità di svago in un periodo di scoramento generale dovuto alla pandemia da Coronavirus. Due i rioni della città che hanno ospitato gli spettacoli itineranti: in mattinata quello dell’attrice Michela Marrazzi, nel quartiere Aurora, mentre nel pomeriggio è toccato a Ippolito Chiarello, peraltro inventore e creatore del Barbonaggio teatrale, a Mamma Bella.
“Il Barbonaggio teatrale è un tentativo di aprire un varco nel sistema teatrale italiano- ha detto Laura Palmariggi, vicesindaco e assessore comunale alla Cultura, che ha voluto portare questa forma d’arte a Campi- e cercare nuove strade, per diffondere la cultura teatrale e per distribuire gli spettacoli. È un modo per fare pubblicità al teatro, ridare dignità a un mestiere che in Italia molte volte è considerato un vezzo. Abituare le persone a dare un valore alla poesia, alle parole, alla scrittura, a sentirne veramente la necessità, il bisogno. E’ un atto simbolico di protesta, un bellissimo modo di raccontare storie e si può fare sempre, anche e soprattutto direi, nei periodi di crisi. Insomma, un atto d’amore verso il pubblico. Creare una relazione sentimentale con la gente che assiste agli spettacoli. In un periodo così intenso e particolare abbiamo voluto dare un segnale di speranza in alcuni quartieri di Campi Salentina. La cultura non può fermarsi”.