I fatti hanno inizio nel 2016, quando un uomo originario di Salice Salentino, fu denunciato dalla moglie per maltrattamenti, percosse e minacce, una situazione infernale che pare andasse avanti già dal 2014.
Denuncia che, secondo quanto riportato da alcune testate giornalistiche, come Corriere Salentino, fu poi ritirata dalla donna, forse nella speranza che la situazione potesse migliorare. Purtroppo, però, il rapporto tra i due coniugi, residenti a Campi Salentina, si sarebbe rivelato sempre più conflittuale; l'uomo, come emerge dalle indagini, oltre all'abuso di alcool e droga, avrebbe perpetrato ai danni della moglie, violenze sessuali, angherie, insulti, offese e minacce di morte (anche nei confronti della suocera), dicendole frasi come: "ti butto in un pozzo", oppure spegnendole una sigaretta addosso davanti al figlio, durante un litigio. L'uomo, perciò, era stato nuovamente denunciato nel 2019 con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, lesioni e violenza sessuale. Accusa quest'ultima dalla quale oggi l'uomo sarebbe stato assolto perché il fatto non sussiste; per il resto, invece, sarebbe arrivata la condanna a due anni di reclusione (pena sospesa) per maltrattamenti in famiglia, da parte dei giudici del Tribunale di Lecce.