Grande dolore, profonda tristezza e rammarico per un’ulteriore vicenda di violenza ai danni di una donna finita in maniera tragica.
Anche l’amministrazione comunale di Campi Salentina ha voluto gridare il proprio sdegno per la morte di Sonia Di Maggio, la 29enne originaria di Rimini, brutalmente assassinata nella serata di ieri a Specchia Gallone, frazione di Minervino di Lecce, per mano del suo ex compagno. Lo ha fatto attraverso le parole di Alessandro Conversano, assessore alla Politiche sociali, che in un post pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale del Comune, ha richiamato l’attenzione della collettività sull’importanza di incrementare le misure a sostegno ed a protezione di soggetti deboli e a rischio.
“Il problema della violenza sulle donne continua ad essere allarmante -ha scritto Conversano nel suo post- e purtroppo siamo ancora lontani dal vincere questa sfida. È nostro compito però continuare a lottare mantenendo forte e costante il nostro impegno nel prevenire atti di questa gravità”.
Sonia Di Maggio era giunta in Salento da pochi giorni per conoscere la famiglia del nuovo fidanzato, Francesco Damiano, un suo coetaneo nativo proprio del paesino del sud leccese. Ed era appunto in compagnia di quest’ultimo, quando ieri è stata raggiunta da Salvatore Carfora, 39 anni, di Torre Annunziata, con il quale la vittima aveva appunto avuto una relazione nel recente passato. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine e da poco uscito da un ospedale psichiatrico, ha dapprima tentato un approccio verbale con la ragazza, per poi scagliarsi contro di lei con furia inaudita, armato di coltello. Oltre venti i fendenti che hanno colpito la 29enne, tra cui una, fatale, alla gola. Nulla hanno potuto i sanitari del 118, accorsi sul posto allertati dal nuovo fidanzato, per strapparla alla morte. Un altro femminicidio, un altro gravissimo episodio che lascia allibiti e su cui riflettere, in considerazione della conclamata pericolosità dell’assassino reo confesso, che già più volte aveva minacciato, anche di morte, Sonia Di Maggio. Fino a ieri, quando ha dato corso alle sue intimidazioni.
“Dobbiamo innanzitutto proteggere i soggetti più esposti al rischio di violenza -ha aggiunto l’assessore Alessandro Conversano- rafforzando le misure di sostegno e creando un ambiente sicuro che permetta loro di denunciare i crimini commessi nei loro confronti. Voglio ricordare poi alle persone vittime di violenza o stalking di rivolgersi senza alcuna remora al numero messo a disposizione dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che è il 1522”.