La sua vita sicuramente non è passata inosservata, a partire dal carcere e i reati commessi, dall'avventura letteraria all'ispirazione di un film basato proprio sulla sua storia criminale.
Una vita spentasi ieri a Trepuzzi, all'età di 64 anni, più della metà dei quali da scontare in carcere. Tonio Perrone, di Trepuzzi, storico esponente della Sacra Corona Unita e conosciuto come "L'Italiano", negli anni è stato condannato per spaccio di droga, associazione mafiosa, tentata estorsione e per l'omicidio del compaesano Daniele Perrone, scontando anni di isolamento totale in regime 41 bis. La sua vita ha ispirato anche il film "Fine pena mai" per la regia di Davide Barletti e Lorenzo Conte ed interpretato da Claudio Santamaria, tratto dal romanzo autobiografico dello stesso Perrone "Vista d'Interni" di Manni Editori che racconta, come in una sorta di diario, tutta la sua vita tra droga, organizzazioni criminali, estorsioni, carcere duro, isolamento, violenze, relazioni tra detenuti e secondini, e privazione di qualsiasi dignità.