Si sarebbe consumata, tra aprile e maggio del 2017, una serie di comportamenti violenti che F.G., di Trepuzzi, 43 anni, avrebbe adottato nei confronti della madre.
L’uomo, infatti, avrebbe più volte spaventato la donna, sempre con lo stesso obiettivo: estorcerle del denaro per acquistare sostanze stupefacenti. Fino all’episodio più grave, risalente all’1 maggio, quando la donna avrebbe riportato contusioni, trauma al polso sinistro e un ematoma all’orecchio, dopo i calci e i pugni che il figlio le aveva dato per ottenere una cinquantina di euro. In seguito al processo a suo carico, durante il quale il 43enne aveva anche avuto il divieto di avvicinamento alla madre, misura poi annullata, il trepuzzino è stato assolto dall’accusa di maltrattamenti in famiglia, perché non ci sarebbero stati molti episodi ripetuti nel tempo, ma è stato condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione per tentata estorsione, nella sentenza emessa ieri durante le battute finali del processo in abbreviato a carico dell’imputato.