Il Sindaco di Trepuzzi, Giuseppe Taurino, risponde alle considerazioni pubbliche rese dal consigliere di Casa Pound in merito alla scelta dell'Amministrazione Comunale di intitolare a Franca Rame la Sala Giunta del Palazzo di Città.
«A qualche “nostalgico” dei nostri tempi, purtroppo, dobbiamo necessariamente ricordare la storia e la bibliografia, scrivendo lunghi post per spiegare il motivo di una scelta così forte e simbolica come quella di intitolare a Franca Rame la Sala Giunta del Palazzo Comunale, e con riferimento all’attività svolta assieme al marito nell’ambito dell’associazione “Soccorso Rosso”, contestualizzarne il periodo storico e il delicato momento che attraversava la nazione durante gli “anni di piombo”. L’organizzazione inizialmente forniva aiuto agli operai nelle lotte di fabbrica e ai militanti colpiti dalla repressione, assistenza legale, economica e monitoraggio delle condizioni carcerarie dei detenuti della sinistra extraparlamentare.
Franca Rame, moglie del Premio Nobel Dario Fo, è stata un’attrice teatrale, drammaturga e politica italiana stimatissima e per questo fregiata di numerosissimi riconoscimenti nazionali e internazionali. Noi forse, siamo arrivati un po’ tardi, ma ci siamo arrivati.
Franca Rame- continua il Sindaco- è una di quelle donne che è difficile descrivere con le parole. La sua storia parla da sé. Professionista talentuosa, ha pagato con il martirio più atroce le sue idee, senza mai per questo arrendersi ai suoi aguzzini. All'inizio dei cosiddetti "Anni di piombo", nel mese di marzo del 1973, Franca Rame viene rapita da esponenti dell'estrema destra. Durante il sequestro subisce violenza fisica e sessuale. Diversi anni dopo, nel 1981, ricorderà quegli eventi nel monologo "Lo stupro". Ma non è solo per questo che abbiamo scelto di intitolarle la Sala Giunta. Lo abbiamo fatto dopo un percorso giunto a compimento con l’attuale Amministrazione e iniziato con quella del Sindaco Oronzo Valzano il 4 Marzo del 2015. Noi crediamo che il compito dell’Ente sia quello di ricordare alla collettività che le conquiste sociali, civili e politiche, vengono da molto lontano e sono il frutto di lotte che vedono protagoniste anche le donne, spesso ignorate. Lei è stata un fulgido esempio di donna coraggiosa, capace di affrontare le dolorose battaglie della vita con determinatezza e dignità. La nostra adesione rappresenta perciò, un atto di forte valenza simbolica. Ma se parliamo di Franca Rame, non possiamo non citare ed elencare almeno alcuni degli innumerevoli riconoscimenti che le sono stati conferiti in vita. In Spagna nel 1998, Franca Rame riceve il Premio “Leon Felipe - per i diritti umani” così motivato: ‘vittima della crudeltà del potere oscurantista e corrotto, per la sua incessante ad estrema difesa dei diseredati e degli oppressi, delle cause molto nobili degli uomini e delle donne con la sua trascendentale opera artistica ed etica’. Nel 1998 la Provincia di Milano le consegna la Medaglia D’Oro di Riconoscenza della Città “per la sua attività di attrice legata all’impegno politico, alla passione civile, per le sue innumerevoli iniziative nelle carceri, contro la droga e contro ogni forma di discriminazione”. Nel 1999 il Comune di Genova le assegna il “Grifo D’Oro”. L’Università inglese di Wolverhampton le consegna la “Honorary followship” per il contributo al teatro internazionale assieme al marito Dario Fo “per l’universalità e l’umanità della loro arte insieme all’impegno democratico politico che li ha contraddistinti”. Laurea ad Honorem in discipline teatrali conferita dall’Università di Harvard. La Wesley University Middeltown Connecticut, nel 2000, inaugura il premio “Dario Fo e Franca Rame” dove la prima ad essere premiata è proprio Franca Rame. Nel 2008 ancora una laurea Honoris causa conferita dalla Middlebury College del Vermont quale specializzata nello studio delle arti.
Questo e molto altro è stata Franca Rame, solo per citare alcuni degli innumerevoli premi e riconoscimenti conferiti alla celebre donna italiana, nel mondo, e che post-mortem si non moltiplicati con altrettante intitolazioni. Qualcuno dovrebbe conoscere di più e studiare prima di esprimersi» - conclude il primo cittadino.