Si è svolto due giorni fa, martedì 12 marzo 2019, il processo a carico di un gruppo di quattro persone finite nei guai lo scorso 29 luglio, quando furono fermati da alcuni agenti della Squadra mobile.
Si tratterebbe di due fratelli, M.C e C.C., 38 e 29 anni, di Lecce, A.X., di origini albanesi, 32 anni, e V.P., 40 anni, di Trepuzzi. I fatti risalgono a fine luglio, quando i militari avrebbero notato un Pick Up Mitsubishi, guidato dal trepuzzino, che trainava un’imbarcazione e che si introduceva in un’area recintata di proprietà dei fratelli leccesi, nella marina di Frigole. Poco dopo, la Pick Up si sarebbe allontanata seguita da una Fiat Multipla condotta da uno dei due fratelli e sul quale sarebbe stato presente anche il cittadino albanese. Dopo un breve inseguimento, i mezzi sarebbero stati poi fermati e sulla Pick Up sarebbero stati rinvenuti una pistola Tokarev, oltre a due involucri con 502 kg di marijuana, per un valore di circa 600 mila euro.
Adesso, dopo il processo in abbreviato, il gup ha inflitto ai due fratelli 4 anni di reclusione, e 4 anni e 6 mesi al trepuzzino V.P.; il 32enne di origini albanesi, invece, ha patteggiato una pena di 3 anni e 8 mesi di reclusione.