Surbo. “Piccoli imprenditori crescono”. Potremmo partire da questo per illustrare i nuovi progetti e le iniziative che si stanno realizzando nel contesto scolastico leccese.
L'Istituto “Galilei-Costa” di Lecce, infatti, ha approvato diversi progetti imprenditoriali nati dalla mente e dal lavoro di alcuni ragazzi frequentanti le scuole medie di numerosi paesi salentini. Nasce così “N2Y4 Startupping”, un insieme di laboratori creativi di startup, messi a punto da imprenditori in miniatura, di 12, 13 e 14 anni, che hanno dato vita a molte invenzioni innovative e geniali, come oggetti scaccia-folletti, scarpe salentine o particolari gadget.
Le idee sono state, in questi giorni, valutate da una giuria composta da Daniele Manni, professore di Informatica del 'Galilei-Costa', da Deborah De Blasi, referente dell'Ufficio scolastico provinciale di Lecce, da Salvatore Modeo, esperto di auto imprenditorialità e cofondatore dell'associazione giovanile “The Qube” e da Lorenzo Palumbo, cofondatore della startup “Vesepia”.
A conquistare il podio, i ragazzi della scuola media di Surbo, con i loro alternativi prodotti in creta e ceramica in grado di scacciare i dispetti di un leggendario folletto noto in paese, mentre si sono aggiudicato il secondo posto i ragazzi di Monteroni, con le loro scarpe da ginnastica “EnjoyX” . Tra i partecipanti, anche gli studenti del Polo 2 di Trepuzzi, che hanno presentato il “DiscOrario”, orologi da parete particolari e molto originali, creati utilizzando vecchi dischi in vinile su cui hanno riportato simpatiche frasi dialettali.
Il professore Daniele Manni, dopo aver seguito da vicino questa esperienza, ha dichiarato: “È incredibile vedere come, nonostante la giovanissima età, molti ragazzini hanno già le idee chiare e quello spirito imprenditoriale che pensavamo si potesse avere solo da adulti. Questa esperienza ci ha solo confermato che al di là dell'età e al di là del risultato, si deve sempre e comunque coltivare e portare avanti qualsiasi idea, anche la più strana, perché proprio quella, un giorno, può diventare imprenditoria e trasformarsi in un prodotto di successo”.