Travolse un ciclista provocandone la morte, riduzione della pena dall'ergastolo a vent'anni

Era stata emessa quasi un anno fa la sentenza che condannava all'ergastolo il 36enne trepuzzino Andrea Taurino, dopo la brutta vicenda di cronaca di cui si rese colpevole.

Il 22 gennaio del 2016, infatti, il giovane investì due ciclisti, sulla via Monticelli a Casalabate, uccidendo il leccese Franco Amati, 67 anni, pasticcere in pensione, per gli amici 'Mesciu Franco', e ferendo l'amico Ugo Romano, 66 anni, insieme a lui in bicicletta, in quel pomeriggio dedicato al loro sport preferito. L'uomo, che era alla guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti e che fu ritrovato e arrestato in serata dai Carabinieri, fu accusato da Romano di aver volontariamente fatto manovra e di essersi “buttato” sui due ciclisti, scontrandosi contro il parere dell'avvocato del 36enne, che invece avrebbe sempre sostenuto si fosse trattato di un semplice incidente. E dopo un anno, nella mattinata di ieri, ecco ribaltata la prima sentenza che condannava Taurino al carcere a vita, con la decisione dei giudici della Corte d'Assise d'Appello che hanno ridotto la pena a vent'anni, con l'accusa di omicidio volontario aggravato dalla guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, tentato omicidio del 66enne amico della vittima, ricettazione dell'auto sulla quale il trepuzzino viaggiava, resistenza a pubblico ufficiale e tentativo di fuga, facendo cadere però l'aggravante dei futili motivi e classificando il fatto come omicidio colposo e non volontario, come se Taurino non avesse investito i due spinto dalla rabbia o dall'ira scaturita da un litigio con li stessi. Adesso si attendono i novanta giorni entro i quali i giudici dovrebbero depositare le motivazioni della sentenza.

Ilaria Bracciale

Redattrice

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(Henri Bergson)

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