Si celebra San Francesco d'Assisi, “il più italiano dei santi, il più santo degli italiani”

a cura della 04 Ottobre 2024

La data del 4 ottobre, giorno in cui si celebra la memoria liturgica di San Francesco, viene indicata come "solennità civile e giornata per la pace, per la fraternità e il dialogo tra religioni",

rimarcando gli ideali che hanno caratterizzato la vita di Francesco, il "poverello di Assisi" proclamato patrono principale d'Italia insieme a S. Caterina da Siena.
Un modo per diffondere e continuare a trasmettere i valori e il messaggio del Santo, autore della significativa preghiera "Cantico delle Creature", composto intorno al 1224 e che rappresenta una lode a Dio e alle sua creature oltre che un inno alla vita in tutte le sue forme.
Ma Francesco non nasce Santo: secondo la storia tramandata fino a noi, San Francesco, al secolo Giovanni di Pietro Bernardone, nacque ad Assisi nel 1182 da Pietro Bernardone dei Moriconi e dalla nobile Pica Bourlemont, in una famiglia della ricca borghesia emergente della città, dedita al commercio di pregiate stoffe provenienti dalla Provenza. Francesco crebbe tra gli agi, con un carattere estroso ed elegante, amando le allegre brigate e spendendo senza regole il denaro paterno.
In seguito, però, dopo l'esperienza di una guerra e del carcere, cambia profondamente fino a non sentirsi più attratto da quei piacere e beni materiali e arrivando a spogliarsi di tutti i suoi averi per indossare i panni del penitente. Comincia, così, a dedicarsi totalmente alla cura degli ammalati, dei bisognosi, degli animali e dei poveri scegliendo di vivere secondo i tre principi cardini della sua dottrina: fraternità, umiltà e povertà. La storia di una trasformazione eccezionale che continua a risuonare forte ancora oggi, un'eredità spirituale tuttora viva e rilevante, un Santo popolare che ha avuto un'influenza enorme nella vita della Chiesa che "ha travalicato i confini ecclesiali fino a sfociare in un'appropriazione politica, sociale e anche comunicativa della sua immagine" - spiega lo storico Valerio De Cesaris.
Un culto, quello per "quel matto di Assisi", come è stato definito nel musical "Forza venite gente" che ha avuto luogo martedì 1 ottobre sul sagrato della Parrocchia Santa Maria delle Grazie, fortemente sentito a Squinzano dove oggi, alle ore 18.00, sarà celebrata la Solenne Celebrazione Eucaristica in Suo onore e, a seguire, la processione per le seguenti vie: Chiesa, Pascoli, S. Pio X, Moretto, Frate Ghezzi, Pascoli, Madonna del Pozzo, Tancredi, Annunziata, Castromediano, Piazza Vittoria, Chiesa. La statua del Santo, sita nella Parrocchia Santa Maria delle Grazie, risale alla metà del XX secolo e raffigura il Santo con lo sguardo rivolto verso il Crocifisso e la mano sul petto vistosamente contrassegnata dalla stimmate.

Redazione

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