per i quali la storia popolare e le tradizioni assumono un'importanza massima a livello simbolico, identitario, culturale e storico. Di tutto questo fa parte anche la storia di Sant'Antonio da Padova e i suoi festeggiamenti,  la cui memoria liturgica ricorre esattamente il 13 giugno. Al Santo infatti, nato a Lisbona, diventato sacerdote a soli venticinque anni, e proclamato Santo nel 1232 da Papa Gregorio IX, è strettamente collegato il numero 13, stando alla leggenda secondo la quale il religioso portoghese fosse in grado di compiere tredici miracoli al giorno (le cosiddette 13 grazie), e considerando anche la data della sua morte, avvenuta proprio il 13 giugno 1231. Intanto la comunità squinzanese ha dato via alla tredicina in Suo onore lo scorso 31 maggio, che si svolgerà fino al prossimo 12 giugno, con il Santo Rosario ogni giorno alle ore 18.30, e la Santa Messa alle ore 19. Il 13 giugno, poi, Festa di Sant'Antonio da Padova, alla recita del Santo Rosario delle 18.30, seguirà la Solenne Celebrazione Eucaristica, alle ore 19, presieduta da Mons. Flavio De Pascalis, parroco della Parrocchia Maria S.S. Assunta in Cattedrale di Lecce. Al termine, i presenti si uniranno in un atto di Affidamento al Santo e la benedizione del Pane, riunti intorno alla Statua che rappresenta il Santo, realizzata nel XX secolo (intorno al 1921) da Manzo Giuseppe, con fogli di cartapesta modellata, gessata e dipinta. La Statua, sulla quale è riportata l'iscrizione "Si/quaeris/miracula/mors, error,/calamitas", raffigura il Santo su una nuvola dalla quale spuntano tre puttini alati. E' vestito con il saio dei frati minori francescani stretto in vita dal cordone bianco al quale è appeso un rosario. Tra le braccia regge il Bambin Gesù, avvolto in un lenzuolino decorato che sembra accarezzargli il mento.