I principi della condivisione, del sostegno reciproco, della generosità e della vicinanza sono da sempre i pilastri di una comunità che accoglie, ama, rispetta, protegge e cresce insieme.
Sono valori che ormai da tempo sembrano essere sfioriti, scemati, come se non ne avessimo più bisogno, come se il proprio egocentrismo fosse la cosa più importante per ciascuno, ma è così che si sgretola ogni rapporto umano e ogni relazione, lì dove ritrovarsi nell'altro è per definizione la base di un'esistenza vera e densa di senso. Il Gruppo Famiglie della Parrocchia Maria Regina di Squinzano, volontari disponibili e sempre attenti all'altro, tende una mano a chi ha più bisogno organizzando il Pranzo Comunitario delle Famiglie presso il Salone "Elvira Passante" della Parrocchia M. Regina nella giornata dell'Epifania, 6 gennaio 2024, a partire dalle ore 12.30. "Il pranzo di comunità - commenta uno dei volontari Massimo Morciano - nasce circa dieci anni fa quando abbiamo pensato che le persone assistite dalla Caritas avessero bisogno, non solo di ricevere doni o regali, ma anche di condividere un pasto caldo, nel quale si concentra l'idea di famiglia e comunione. Nasce così questa iniziativa aperta a tutti coloro che vogliono partecipare, anche solo per conoscerci e stare insieme. Ogni anno vi prendono parte circa sessanta persone, ma speriamo sempre che questo numero cresca, per soddisfare sempre più esigenze.
Da parte nostra, ci mettiamo sempre a disposizione preparando dei dolci tradizionali (ncartiddrate, purciddruzzi, fraule, rosette di pasta di mandorla) che vendiamo durante la fiera del dolce che si tiene subito dopo la festività di Santa Lucia e il cui ricavato viene utilizzato per preparare poi il pranzo comunitario dell'Epifania, per noi il giorno della famiglia. Ci piace poi l'idea di sostituire simbolicamente gli ingredienti del menù da offrire con parole di gentilezza, come voglia di condividere, allegria, gioia di stare insieme, calcio alla noia, abbracci e comprensione, che, oltre al cibo, sono forse la vera essenza di ciò che queste persone desiderano. Rinnoviamo l'invito ad essere presenti numerosi a questa iniziativa che vuole prima di tutto accogliere ed includere persone in stato di disagio o difficoltà, per dare loro ascolto, vicinanza, incontro e scambio reciproco facendole sentire parte, come è ovvio e giusto che sia, di tutta la comunità".