Qualcuno ha lamentato la mancata inclusione nell’elenco dei partigiani di Squinzano di un proprio parente facendo notare l’incompletezza della lista.
Certo che è così e per varie ragioni.
- i fogli matricolari dei militari della seconda guerra sono piuttosto carenti di informazioni, redatti approssimativamente e spesso mancanti.
- per decenni le vicende della guerra furono “oscurate” e fu imposta una narrazione secondo la quale i partigiani hanno liberato l’Italia mentre i militari erano fascisti che combattevano una guerra voluta da Mussolini e non dal popolo italiano.
Queste, ed altre ragioni, hanno creato molte ombre che, immancabilmente, ogni anno esplodono in occasione del 25 aprile.
Tornando all’elenco va detto che i partigiani sono coloro che hanno impugnato le armi e combattuto i nazi-fascisti e il mio elenco, certamente incompleto, ne enumera quattro.
Poi ci sono gli IMI, i prigionieri dei tedeschi che non vollero riconoscerli lo status di prigionieri di guerra per poterli impiegare come forza-lavoro senza essere tenuti agli obblighi delle convenzioni internazionali.
Furono, si stima, oltre 700.000 e 40/50.000 morirono di fame, di freddo e di stenti e tra questi alcuni squinzanesi. Vanno considerati resistenti, perché si rifiutarono di combattere nell’esercito tedesco (i fascisti, invece, si arruolarono in massa) e la loro memoria va onorata.
Quanti furono gli internati squinzanesi è difficile da determinare e il mio elenco è sicuramente incompleto.
Quello che è poco chiaro è il criterio adoperato per ricordarne solo alcuni e non tutti. Tra quelli ricordati mancano i nomi di chi morì durante la prigionia e nessuna via è intitolata a uno o a tutti i partigiani squinzanesi.
Quanto alla sottolineatura della assenza dall’elenco delle medaglie d’onore voglio solo dire che queste medaglie sono concesse a tutti gli internati militari su domanda ed esserne insignito non stabilisce una maggiore importanza ma solo l’averne fatto richiesta.
Chi si è opposto ai nazi-fascisti, con le armi o con il rifiuto di combattere al loro fianco, merita uguale rispetto ed uguale considerazione e sarebbe bello ricordarli tutti e non solo alcuni.