"La perdita di una figlia è come se fermasse il tempo: si apre una voragine che inghiotte il passato e anche il futuro. La morte, che si porta via il figlio piccolo o giovane, è uno schiaffo alle promesse, ai doni e sacrifici d’amore gioiosamente consegnati alla vita che abbiamo fatto nascere".
Dice Papa Francesco. E non c’è frase più esaustiva che possa descrivere il senso di vuoto e di dolore che la morte di Luisa Spada ha portato con sé nel cuore di tantissimi, tra parenti, amici o semplici conoscenti, che ancora oggi, dopo tanti anni, la ricordano con amore. Il buon Dio la voleva a sè e così prematura ha lasciato questa terra, la sua famiglia, a soli 9 anni dalla sua nascita. Il 16 luglio del 2010, guardando negli occhi i suoi genitori e stringendo loro le mani, ha sussurrato con voce soave l’amore per loro, promettendoli di non abbandonarli mai. Il sacrificio più grande di una famiglia è quello di sopravvivere ad un dolore così grande ed i genitori Giusy e Giuseppe, insieme alla sorella Giulia, testimoniano la forza e il coraggio, facendo rinascere nella loro casa il fiore più bello che non tramonterà mai. Oggi, la piccola Luisa, avrebbe raggiunto la maggiore età e questa sera, in suo onore, si celebrerà una Santa messa, alle ore 19, presso il Santuario Madonna dell’Annunziata in Squinzano, presieduta dal cappellano del ‘Vito Fazzi’, don Gianni Mattia.