Più di una questione è stata sollevata in una nota diramata stamane dal gruppo politico Squinzano Viva che ha sostenuto nella scorsa campagna elettorale il candidato sindaco Mino Miccoli e che siede tra i banchi dell’opposizione a Palazzo di città.
Un richiamo al sindaco e alla giunta comunale sul criterio della rotazione dei professionisti incaricati dall’amministrazione al fine di non trasgredire la normativa anticorruzione e la richiesta della convocazione di un consiglio comunale monotematico sulla chiusura di alcuni plessi scolastici. Ecco i passaggi essenziali del comunicato.
“Il 28 Dicembre – attacca Squinzano Viva - sono apparsi sull'Albo Pretorio due atti che dovrebbero indurre tutti i cittadini di Squinzano ad una riflessione. In quel giorno sono stati conferiti due Incarichi (a parere nostro contro la normativa Anac - associazione nazionale anti corruzione- che imporrebbe una rotazione dei professionisti) per un totale di circa 20mila euro al figlio di un consigliere comunale di maggioranza”. “Lasciando a chi legge – prosegue la nota - ogni considerazione su questo punto, il nostro gruppo politico Squinzano Viva, si è prontamente riunito e ha stabilito di chiedere chiarimenti in Consiglio Comunale su quanto accaduto”.
“Al contempo – rilevano da Squinzano Viva - chiederemo anche l’ennesima convocazione di un Consiglio Comunale monotematico per chiarire ogni aspetto e retroscena sulla chiusura della scuola dell’infanzia Sant’Elia giunta senza coinvolgimento del territorio e delle famiglie e senza una chiara posizione dell'amministrazione (un atteggiamento pilatesco che mira, con furbizia, a scaricare qualsivoglia responsabilità politica)”.
“E ricordiamo – concludono - che la gestione errata dei servizi al cittadino annovera anche la chiusura della scuola De Amicis (per lavori che sarebbero partiti a breve e ad oggi non si sa quando partiranno), che ha prodotto un affollamento di tanti bambini (di scuole elementari e medie insieme), in una scuola, la Carducci, che l’anno scorso ne conteneva la metà comprimendo ragioni didattiche, di lavoro, di igiene e di sicurezza per gli ospiti di quell’edificio”.