La Quaremma, figura esorcizzante che saluta il Carnevale. L'iniziativa della Pro Loco

a cura della 19 Febbraio 2022

Tra le varie tradizioni legate al Salento e al suo territorio, c'è senza dubbio quella legata alla Quaremma, la cui storia ha origini antiche e disparate radici geografiche.

La Quaremma è un pupazzo o un fantoccio caratteristico del costume popolare locale, che viene esposto sui davanzali, sui terrazzi o sui balconi delle case per indicare la fine del Carnevale e l'inizio della Quaresima. Rappresenterebbe, analizzando la definizione riportata ne "L'Idioma della mia gente" di Italo Passante, il fantoccio di una donna vecchia, brutta e sdentata, recante in mano la canocchia e vestita di nero, che un tempo veniva issata dal cornicione di molte terrazze o sui balconi, alla chiusura dei divertimenti carnevaleschi, per raffigurare la Quaresima, cioè il periodo del ravvedimento e della penitenza. Una figura, insomma, quella della Quaremma, scaramantica ed esorcizzante, che simboleggia la mortificazione del corpo e alla quale il popolo ha da sempre assegnato una funzione calendariale, rappresentandola provvista di fuso e di “marangia” (arancia amara) nella quale vengono infilzate sette penne di cappone (tante quante sono le domeniche del periodo quaresimale). Ogni penna di gallina equivale a una settimana di astinenza: infatti, ogni sette giorni ne viene tolta una, fino all'arrivo della Pasqua appunto.
Questa simbologia rimanda ai miti delle Parche, che nella cultura pagana rappresentano il destino, il fato, mentre la Quaremma (dal francese Caremme) è la cultura cristiana dell’attesa del Dio fatto Uomo, che con la sua passione e morte ha redento il mondo promettendo la resurrezione dei morti nell’eternità dei cieli. Distruggere la Quaremma nel giorno di Pasqua rappresenta pertanto un rito salvifico di purificazione. E' per questo che da alcuni anni, il mercoledì delle ceneri, la Quaremma prende posto sul balcone dei locali che ospitano la Pro loco Squinzano, che affaccia su Piazza Plebiscito e perciò nel cuore della città. E proprio dalla Pro Loco che arriva l'invito a scuole o associazioni cittadine a realizzare la propria Quaremma o a creare brevi video o disegni che ne raccontino la storia. Un modo per tramandarne la memoria condividendo le tradizioni. Tutte le testimonianze e il materiale prodotto sarà pubblicato sui canali social e sul sito ufficiale della Pro Loco Squinzano www.prolocosquinzano.it. "Al suono del Gloria le 'nostre' Quaremme abbandoneranno i balconi e lasceranno spazio alla speranza per una vita migliore lontana dalle privazioni e dalle difficoltà"- scrive la Pro Loco condividendo con la cittadinanza un messaggio di speranza, salvezza, purificazione e rinascita.

Redazione

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