"Anche nella nostra città Italia Viva ha una casa, aperta a tutte le donne e gli uomini che si identificano nei principi dello Stato liberale, laico, inclusivo e fondato sulla divisione dei poteri, nella Costituzione repubblicana e antifascista e nella Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea. Per questo motivo ci impegniamo a promuovere costantemente i diritti delle donne nel lavoro, nella vita sociale e nella partecipazione politica, come afferma la carta dei valori ai quali ci ispiriamo.
Italia Viva nasce da un preciso contesto politico, dalla squadra di un grande partito, il PD, guidato da un giovane Matteo Renzi, che, dopo essere stato eletto segretario alle primarie con il 70% dei voti, era riuscito a ricompattare tutti attorno ad un vero progetto riformista. Era un PD ampiamente apprezzato, votato dal 41% degli elettori, sostenuto sulla base di voti veri e non sondaggi, fino a quando tutto è crollato. I vecchi notabili, quelli prezzolati dal vecchio PCI, dichiararono guerra al proprio leader, lo massacrarono, le correnti dei poltronari a vita lo bersagliarono, lo delegittimarono. Lo strappo con i vertici del partito era inevitabile, e in silenzio, da gran signore, egli si dimise, senza offendere nessuno ed evitando di dire di essere stato il segretario di un partito “vergognoso”, come invece avrebbe detto il suo successore Zingaretti. Grazie alla spinta degli elettori, Renzi diede vita alla “Associazione Italia Viva”, costituita da militanti fuoriusciti dal Partito Democratico, delusi e inorriditi dal comportamento dello stato maggiore e dagli ex leader del PD, impegnati come non si era mai visto prima a demolire il proprio partito e il proprio segretario, arrivando a sostenere persino la destra nei talk show.
Italia Viva ha ereditato la spinta propulsiva del suo fondatore, ha impedito più volte che l’Italia finisse nelle mani di persone prive di credibilità ma capaci di qualsiasi cosa pur di mantenere posizioni remunerative e prestigiose. Pur essendo considerato impopolare da politici senza scrupoli, Renzi non ha mai esitato ad impedire che l’Italia fosse governata dai partiti populisti, quelli che una volta gridavano “Roma ladro na”, da quelli de ”l’uno vale uno” e successivamente “l’uno vale l’altro purché si comandi”. Si deve ad Italia Viva se oggi non abbiamo la destra al governo, se al posto di Conte abbiamo Draghi e in continuità il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In modo analogo, a Squinzano, superato questo spiacevole periodo, faremo le nostre mosse, daremo il nostro contributo affinché la città sia amministrata da cittadini meritevoli di fiducia.
Italia Viva non porrà pregiudizi né veti nei confronti di chi non condivide i nostri propositi, ed è aperta a chiunque, di destra e di sinistra: non è il colore politico a determinare l’onestà di una persona, ma la propensione ad elaborare una proposta amministrativa condivisibile.
Per il rilancio dell’economia della nostra città, per amministrarla secondo i sani principi del buon padre di famiglia, serviranno dedizione ed entusiasmo, qualità che abbondano tra i giovani che hanno studiato e che credono nei progetti ambiziosi, che non hanno paura di confrontarsi con la vecchia e consumata classe politica e che hanno il coraggio di andare contro corrente. Con noi i giovani che si affacciano per la prima volta in politica non saranno mai un corpo estraneo, come invece avviene in altri partiti, ma saranno valorizzati in perfetta armonia con la linea riformista e rottamatrice di Matteo Renzi.
A chi sceglie di stare con Italia Viva, promettiamo una stagione di profonda discontinuità con il passato e la possibilità di attuare nuovi programmi, spiccatamente innovativi e rivoluzionari. Ai​ giovani rivolgiamo un appello: con noi avranno la possibilità di candidarsi entusiasticamente a diventare la nuova classe dirigente, ribaltando i riti stanchi e lisi della vecchia politica".

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