Si era parlato nei giorni scorsi di un focolaio scoppiato nel reparto di Oncologia dell'Ospedale "Vito Fazzi" di Lecce, e se ne torna a parlare dopo un decesso avvenuto nel reparto proprio a causa del Covid-19.
Una donna di 63 anni, di Squinzano, infatti, sarebbe morta dopo essere stata trasferita presso il Dea di Lecce. A comunicarlo ai parenti, rigorosamente per telefono, gli infermieri del nosocomio, che non potevano accedervi a causa delle limitazione previste come da protocollo. La squinzanese sarebbe la seconda paziente deceduta dopo un altro ricoverato di 74 anni. Il figlio della donna avrebbe accusato gli infermieri e il personale sanitario di essere stati loro a portare il virus all'interno dell'ospedale; il Direttore della Asl, Rodolfo Rollo, dal canto suo ha dichiarato: "Le condizioni di salute dei pazienti del reparto di Oncologia sono già gravemente compromesse dalla malattia, tanto che è molto difficile stabilire se il decesso è avvenuto a causa del virus o per la malattia in sè". Intanto altri infermieri sarebbero risultati positivi alla variante inglese del Covid, ma si è in attesa di risultati attendibili e certi, mentre si indaga sull'origine del focolaio scoppiato all'interno del reparto, dopo l'esposto presentato in Procura.