Dieci anni senza Nicola Arigliano. Squinzano lo ricorda ma per le celebrazioni bisogna aspettare

30 marzo 2010, l'Italia e l'intero mondo jazz diceva addio a uno dei suoi crooner più amati, Nicola Arigliano.

Nato il 6 dicembre 1923 a Squinzano (giorno della Festa di San Nicola n.d.r.), Arigliano ha impresso un indelebile segno nella storia della musica jazz. Da un punto di vista strettamente musicale, infatti, ha personalizzato e innovato quel genere. Con la sua voce particolare riuscì a rilanciare e mantenere costantemente vivo l'interesse per il jazz, soprattutto tra i giovani che furono particolarmente affascinati dalla sua voce  all'epoca della sua seconda gioventù artistica, costellata da numerosi riconoscimenti tra cui il Premio Tenco  nel 1996.

L'esordio, come musicista e cantante professionista, avvenne alla fine degli anni '40, ma il successo arrivò soltanto una decina d'anni dopo con due canzoni, “Amorevole” e “I sing ammore", destinate a restare impresse  nella memoria collettiva. A queste, naturalmente, se ne aggiunsero altre, più o meno note,  da “Arrivederci” a “Sentimentale”, da “20 chilometri al giorno” (distanza che ricorda la distanza tra Squinzano e Casalabate tra andata e ritorno) a “Lontananza”, fino a “Colpevole”, il brano scritto dal prolifico Gianfranco Fasano che presentato al Festival di Sanremo 2005  si aggiudicò il Premio della Critica. Il suo repertorio, però, oltre ai suoi successi personali, comprendeva  numerosi brani mutuati dalla tradizione jazz internazionale. Brani eseguiti, di volta in volta, accompagnato da ottimi musicisti. Oltre al suo amico Franco Cerri e al mitico trio composto da Giampaolo Ascolese, Elio Tatti e Antonello Vannucchi, recentemente scomparso,  ricordiamo anche Riccardo Biseo, Gegè Munari, Giorgio Rosciglione, Renato Sellani, Massimo Moriconi, Larry Franco e ancora Frank Antonucci, Santi Isgrò, Al Ventura e il Reverendo Otis.

Nicola Arigliano è stato un artista che, oltre a imprimere un impulso innovativo al linguaggio musicale, sperimentando suggestive sonorità, grazie al suo straordinario talento venne apprezzato tanto da divenire presto punto di riferimento nel panorama jazzistico italiano. Un artista che, nonostante il suo carattere schivo e riservato, riuscì a superare i confini nazionali.

Sono tanti gli eventi programmati per ricordare e celebrare il suo genio, tra questi segnalo l'attesa pubblicazione di un libro curato da  Bruno Alvaro e alcune manifestazioni previste nella sua Squinzano.

Anche il Circolo Jazz di Squinzano dedicato al compianto Nicola continua a lavorare sul programma per il decennale dalla morte sperando che dopo l’estate si possa ricordarlo degnamente. “Oggi non possiamo fare nessuna previsione- afferma il Presidente Alfonso Renna – medico cardiologo – che in questo particolare momento non può che volgere quasi tutte le sue attenzioni all’emergenza del Coronavirus. Anche se non nasconde la voglia di ripartire con la sua grande passione per la musica e per Nicola Arigliano, ricordando con emozione quando l’artista voleva rifiutare un premio consegnatogli a Villa Cleopazzo dal Presidente della Provincia di Lecce, una targa ricordo – un piatto d’argento inciso – perché voleva utilizzare i soldi del suo valore per la posa della prima pietra di un teatro da realizzare a Squinzano. Ma non c’è solo questo tra i i sogni dei soci del Circolo Jazz e gli appassionati di Arigliano. C'è anche la speranza mai sopita di realizzare una statua che lo rappresentasse. D’altronde la strada è ormai tracciata sulla scia dei riconoscimenti al maestro squinzanese come afferma il Sindaco Gianni Marra"ricordiamo il grande murales che capeggia su un palazzo all’entrata di Casalabate fatto realizzare dagli artisti della Street Art che hanno colorato artisticamente la nostra marina durante la scorsa estate; di recente l'amministrazione ha voluto intitolare la storica piazza al centro di Casalabate (già Piazza Lecce) al grande artista, orgoglio di tutti gli squinzanesi. Squinzano Città della Musica avrà modo e tempo per rendere onore al suo Nicola Arigliano, il più grande cantante jazz che l'Italia abbia mai avuto”. L'Assessore alla Cultura Eleanna Bello, in riferimento alla figura del grande maestro Nicola Arigliano, immagina "per le nuove generazioni come pure per i turisti che transitano dal nostro territorio, un contenitore interamente dedicato alla musica nel quale poter studiare, sperimentare, approfondire e conoscere i grandi artisti musicali della nostra città e la musica jazz tanto amata dal nostro concittadino che oggi ricordiamo".

Purtroppo tutto è sospeso a causa della pandemia in atto, ma siamo sicuri che, ribadendo l'hastag #ioresto a casa, saranno tanti i messaggi di solidarietà e le iniziative online per omaggiare il big Nicola.

Ilaria Bracciale

Redattrice

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(Henri Bergson)

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