Arriva una condanna per la morte dello squinzanese Simone Martena, deceduto in seguito ad un incidente sul lavoro

a cura della 18 Ottobre 2024

Sono passati 4 anni dalla tragica morte di Simone Martena, il giovane squinzanese di 34 anni morto sul lavoro, presso il cantiere “SNAM Interconnessione Tap”, a Pisignano, frazione di Vernole.

Nessuno ha dimenticato il dolore di quel giorno, il 27 maggio, per la perdita di un figlio, di un fratello, di un amico. Un giovane tranquillo e amichevole, stimato e che sapeva voler bene. La morte sopraggiunse dopo essere stato schiacciato da una pesante macchina, una grande saldatrice cingolata, con la quale si stavano eseguendo lavori al grande tubo che fa parte del metanodotto Snam, che connette il gasdotto TAP alla rete nazionale di trasporto. Ferite troppo gravi che non gli hanno lasciato scampo. Una tragedia di cui i giornali tornano a parlare dopo la notizia di una condanna inflitta, al termine del processo con rito abbreviato avviato dopo l'accaduto, a un 49enne di Carmiano, Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione dei lavori al momento dell'incidente. Inoltre, il giudice avrebbe accolto un'istanza di patteggiamento a 9 mesi per il conducente del mezzo cingolato, oltre ad aver prosciolto il legale rappresentante della società affidataria dei lavori e ad aver rinviato a giudizio il responsabile di cantiere per il quale l'udienza sarebbe stata fissata al 7 gennaio del prossimo anno.
Tutti gli indagati erano accusati di omicidio colposo e violazione delle norme sulla sicurezza. L'inchiesta è stata condotta dall'ex procuratore Elsa Valeria Mignone, dai Carabinieri della stazione di Vernole e dagli agenti dello Spesal (Servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro).

Redazione

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