Squinzano. Angelo Tomasi, arbitro classe '91, con entusiasmo, passione, impegno e spirito di sacrificio, ha conquistato la promozione in serie D.
Un bel traguardo, scandito dal grande amore per il campo da calcio, ma anche da un pizzico di casualità, come ci racconta lui stesso.
Arbitrerai in D: una grande soddisfazione, ma anche qualche responsabilità in più...come stai vivendo questo importante traguardo?
Devo ancora metabolizzare il tutto. È un sogno che si avvera, fatto di sacrifici e di duro lavoro di un intero anno.
Come è nata la passione per l'arbitraggio?
Nel campo da calcio ci sono quasi nato, il pallone è stata una delle mie più grandi passioni, ho avuto una breve carriera come calciatore finita per un infortunio ma questo non mi ha fermato, non sono riuscito a stare lontano dal campo di calcio e mi sono così gettato a capofitto su una nuova esperienza. La passione per l’arbitraggio è nata per caso, guardando un cartellone pubblicitario della sezione AIA LECCE. Sono stato subito accolto con grande affetto e da lì è iniziata la mia più grande avventura, piena di tante rinunce ma altrettante gioie.
Cosa ti ha dato sinora a livello di crescita personale oltre che professionale? In cosa ti ha reso migliore?
A livello di crescita personale l’arbitraggio mi ha dato tanto, sono maturato ma soprattutto ho avuto la possibilità di interfacciarmi con tante persone che ormai sono parte della mia vita, non solo della sezione AIA di LECCE ma anche delle altre sezioni; un altro aspetto positivo che mi ha regalato l’arbitraggio è sicuramente stato la possibilità di viaggiare e di conoscere nuovi e meravigliosi luoghi. Grazie all’arbitraggio ho capito quante soddisfazioni si possono avere se ci si mette l’impegno e la dedizione.