Il clima da campagna elettorale (vedi amministrative leccesi a breve e regionali tra un anno) può compiere il miracolo dell'unità oppure provocare disastri improvvisi e sorprendenti.
E fu così che l'ex vicesindaco Andrea Pulli abbandonò la barca di Squinzano Viva e di Miccoli per preferire una scialuppa solitaria che continuerà a navigare tra i banchi dell'opposizione al comune di Squinzano.
"Non mi sono mai piaciute - è l'annuncio shock di Pulli - le guerre personali mascherate da battaglie collettive. Non mi piace chi, non avendo il coraggio di dire da che parte politica sta veramente, nasconde le proprie ambizioni dietro polemiche che sono ben lontane da possibili soluzioni e che hanno l’unico obiettivo di accendere i riflettori su di sé. Tutto questo non fa parte del mio percorso".
Le prime avvisaglie di una divergenza di visioni tra lui e l'ex primo cittadino ormai erano emerse già due anni fa durante la campagna elettorale per l'elezione del sindaco di Lecce, quando Pulli si schierò apertamente (coordinandone anche una delle liste) con la scelta del civismo di Alessandro Delli Noci che dopo aver abbandonato il centrodestra contribuì al secondo turno, dopo l'apparentamento con Salvemini, alla vittoria storica del centrosinistra nel capoluogo.
Il resto è storia di oggi. L'anatra zoppa ha fatto crollare la maggioranza di Palazzo Carafa e quindi si tornerà alle urne. Pulli sarà al fianco di Delli Noci, mentre Miccoli seguirà le scelte di Marti con un occhio alle regionali. Alle quali perché non potrebbe pensare anche Pulli che invece seguirà la squadra di Emiliano? Fantapolitica? Tutt'altro. Di Pulli alle regionali si bisbigliava già nelle riunioni serali durante la corsa poi vinta da Marra. Con Miccoli sindaco per la seconda volta, Pulli avrebbe avuto campo libero. Qualcosa non ha funzionato. Ora, invece, due candidati forti di Squinzano, in viaggio per Bari, rischierebbero di danneggiarsi a vicenda. Dunque, ognuno per la sua strada.
"Ho sempre detto - conclude Pulli nella sua nota -, anche a costo di tirarmi dietro critiche, da che parte sto, dimostrando la mia lealtà e la mia onestà. Oggi esco dal gruppo consiliare di Squinzano Viva, ne esco perché, nonostante il bel rapporto con alcuni componenti del gruppo a cui mi lega stima e affetto, credo che il nostro percorso sia oramai inconciliabile. Resterò e farò opposizione come faccio da mesi, con lo stesso impegno e la stessa passione. Squinzano e Casalabate restano le mie priorità, i miei concittadini i migliori consiglieri. Vado avanti così, senza rimpianti”.