È quello che è successo ad alcuni pazienti che, ieri mattina, si sono ritrovati presso l'Ospedale 'Ninetto Melli' di San Pietro Vernotico, straniti dapprima, e arrabbiati poi, nel constatare che la visita medica prenotata non si sarebbe potuta effettuare.

A causa di alcuni lavori, per l'accorpamento del reparto di medicina e lungodegenza su un unico piano, pare che gli ambulatori fossero inagibili e che, nei corridoi, ci fosse un via vai di attrezzature, macchinari e barelle. Tra la gente in attesa, che non era stata affatto avvisata e a cui nessuno, ieri mattina stesso, è riuscito a dare delle risposte, si è diffuso un malumore generale, soprattutto per chi, in vista dell'esame, era digiuno dalla notte prima.

Anche l'unica cosa da fare, ossia dirottare i pazienti verso altre strutture ospedaliere, come ad esempio il 'Perrino' di Brindisi, ha portato con sé notevoli disagi, sia per la difficoltà di alcuni pazienti di raggiungere il nosocomio brindisino, e sia per il carico di lavoro improvviso che quest'ultimo si è trovato a dover affrontare.

E, relativamente alla situazione verificatasi ieri mattina, determinata dalla trasformazione del 'Ninetto Melli' in mero presidio territoriale di assistenza, che ha già previsto la dismissione di molti reparti, sembrano essersi arrabbiati anche il direttore generale, Giuseppe Pasqualone e il direttore sanitario, Tonino La Spada, il quale ha dichiarato: “Non è possibile che i pazienti non siano stati informati; lo spostamento dell'ambulatorio di endoscopia era già noto da dieci giorni, quindi l'utenza doveva sapere per tempo che ieri non avrebbero potuto effettuare l'esame. Avvieremo un'indagine interna, per capire se ci sono dei responsabili e chi siano”.