Non si fa attendere la replica del sindaco Miccoli all'attacco frontale del sindaco di San Pietro Vernotico che lo ha accusato di indebita ingerenza e di strumentalizzazione elettorale a proposito della chiusura del “Ninetto Melli” a seguito del riordino ospedaliero predisposto dalla Regione Puglia.
“L'intervento del sindaco di San Pietro Vernotico – così risponde il primo cittadino di Squinzano al collega sampietrano - è evidentemente scomposto e livoroso a differenza del mio che mi pare non abbia mai toccato la persona. Il suo atteggiamento, che non contesto dal punto di vista personale ma politico in quanto è a capo della compagine di governo di una città nella quale si sta chiudendo un'esperienza importante come quella dell'ospedale "N. Melli", è tipico nel merito di chi non sa che cosa dire essendo conscio delle ragioni altrui”.
“A San Pietro – prosegue Miccoli – ho trascorso gli anni della mia formazione e conservo un'esperienza bellissima. Ciò non significa che io conosca a menadito quella città, osservo però da amministratore confinante quanto sia stato importante il servizio che quel centro sanitario ha continuato a offrire per tantissimi anni anche alla mia gente. Per questo resto perplesso e sconcertato dinanzi all'assordante silenzio dell'Amministrazione sulle ragioni di una scelta incomprensibile e assurda rispetto alla quale vorrei che qualcuno facesse di più e subito, visto che non c'è più tempo”.
“Non sono cittadino di Campi Salentina – spiega il sindaco di Squinzano - e nonostante facessi parte del partito dell'allora Governatore della Puglia che attivò il piano di riordino portato a termine da altri (senza dimenticare che mentre il primo presentò con coraggio il piano, i suoi successori, amici di Renna, in campagna elettorale promisero una cosa e poi ne fecero un'altra), io mi sono battuto per quella chiusura sperando anche in chi aveva fatto promesse diverse. Ma non è questo il tema, comprendo che Renna è stato informato male”.
“Non sono in campagna elettorale – conclude la nota di Miccoli - e non è mio costume prendere voti quando chiudono gli ospedali e si millanta l'impegno ad essere dalla parte dei cittadini, dico solo che fare il sindaco è difficile e ci vuole coraggio. Tanto coraggio”.