San Pietro Vernotico. Il sindaco del Comune brindisino, Maurizio Renna, parla ai suoi cittadini, tramite un comunicato stampa, di una vecchia e delicata questione.
“Per il rispetto che ho nei confronti dei miei cittadini, ai quali non mi permetterei mai, e non permetterei mai a nessuno, di offendere le loro intelligenze cercando di mistificare la realtà dei fatti per meri scopi personali- comincia il sindaco- comunico l’avvenuta consegna degli arredi urbani acquistati, mediante la decurtazione del 10% dei compensi che spettano agli amministratori.
Consegna che è avvenuta in questi giorni, relativamente a 100 sedie per la Chiesa di Campo di Mare, 20 panche per la Chiesetta di Padre Pio presso la Contrada Artisti; la somma restante è stata invece donata per la realizzazione del campetto di calcio della Chiesa San Giovanni Bosco”.
“Sicuramente- dice ancora Renna- ricorderete gli articoli apparsi sul quotidiano di Brindisi, in data 28 novembre 2016, nei quali non solo veniva intimata alla mia amministrazione la restituzione dei soldi accantonati, ma veniva addirittura denunciata penalmente, per abuso d’ufficio, appropriazione indebita e malversazione la mia amministrazione da parte del solito millantatore, con la connivenza (senza leggere le carte e conoscere realmente i fatti) della solita cerchia di giornalisti e blogger”.
“Ebbene: non solo quella delibera non fu pubblicata durante l’amministrazione Rizzo, per sua espressa volontà (nonostante tutti sapessero durante la campagna elettorale del suo contributo), ma, a cavallo delle due amministrazioni, quei soldi ancora in disponibilità dell’ente furono destinati dai funzionari del comune a interventi nel sociale.
Qual è dunque la realtà dei fatti, ben diversa dalle solite mistificazioni?”- domanda il primo cittadino.
“Nessuno mai si era appropriato di somme accantonate, le accuse erano quindi palesemente false (come sempre), gli arredi urbani sono stati consegnati, nessuno mai aveva inteso modificare progetti della vecchia amministrazione a differenza del mistificatore di professione che nei suoi 5 anni di governo da un lato ha modificato tutti i progetti pregressi o peggio ancora non ha mai dato seguito pur di non condividerne la paternità e rendere merito ai suoi predecessori, a discapito della collettività (rondò, sottopasso di via Libertà, cimitero, ecc...)”.
“Il tempo e’ galantuomo , e oggi c’è un’amministrazione che mi onoro di rappresentare che sta cercando tra mille difficoltà di risollevare il nostro comune dalle sabbie mobili e dai pozzi avvelenati in cui è stato lasciato, sperando di dare una prospettiva e una speranza ai nostri cittadini”- conclude Maurizio Renna.