Sì, perché il primo cittadino si è dovuto difendere a spada tratta dai molti che lo hanno accusato di non aver rispettato, anche in qualità di Presidente della Fondazione Fòcara, i suoi impegni economici e di non aver ancora saldato gli artisti che hanno partecipato alle scorse edizioni della festa. «Sono ritardi di natura tecnica; non venga strumentalizzata o delegittimata una manifestazione così importante come la Fòcara, simbolo delle nostre tradizioni e della cultura locale»- risponde il sindaco Gianmaria Greco, che anche per questa edizione, ha organizzato e reso possibile la realizzazione degli eventi religiosi e quelli relativi allo spettacolo, dedicati al patrono di Novoli, la cui festa è terminata nella giornata di ieri, con la solenne concelebrazione eucaristica e gli spettacoli pirotecnici a Lui dedicati. Una festa riuscita e sentita, che, come ogni anno, ha riunito ai piedi della grande Fòcara migliaia di visitatori, da Novoli e non solo.

Peccato per il maltempo, che non ha reso possibile lo svolgimento del programma stabilito per mercoledì 17, con il grande concerto di Edoardo Bennato, che è stato annullato e rinviato a data da destinarsi. E un altro inconveniente si è verificato a Novoli durante i giorni di festa: alcune faville provenienti dal grande falò acceso e posizionato a circa 200 metri di distanza, trasportate dal forte vento di questi giorni, si sono depositate sulla copertura in plastica delle bancarelle di un commerciante di frutta secca e di un gruppo di venditori ambulanti extracomunitari, innescando gli incendi, che hanno richiesto l'immediato intervento dei Vigili del Fuoco. Insomma, la Festa di Sant'Antonio Abate 2018, ha attirato sicuramente l'attenzione, facendo parlare molto di sé. Ma nel bene o nel male, l'importante è che se ne parli, diceva qualcuno. Non è forse così?