e dei movimenti presenti nelle diocesi salentine.
L’incontro - che si svolgerà nel salone dell’episcopio di Piazza Duomo - sarà la prima tappa del “Gen Verde in concert”, evento internazionale (uniche date in Puglia) in programma a Novoli il 27 e 28 maggio 2022.
L’evento, promosso dalla diocesi di Lecce, è stato organizzato dalle comunità parrocchiali e religiose di Novoli con il patrocinio della locale amministrazione comunale. Media partner Portalecce e Radio One.
“L’iniziativa, considerata la tappa di punta del progetto “Let’s bridge” (Costruiamo ponti) - scrivono gli organizzatori in una nota - nasce dalla forte esigenza di restituire, dopo questo lungo e faticoso periodo di distanza ed isolamento, voce, entusiasmo, leggerezza e valori, in particolare ai giovani, ai bambini, alle famiglie e a coloro che la società considera come ultimi.
“Il progetto - aggiungono - consiste in un percorso a tappe che vedrà i giovani e i ragazzi della comunità novolese e non solo, coinvolti, impegnati e protagonisti di iniziative dinamiche adatte alla loro età, situazioni in cui si sta insieme con i linguaggi che più coinvolgono e uniscono: la musica, la danza, il gioco, l’arte pittorica… e quindi costruire ponti di dialogo e fraternità”. Due saranno gli appuntamenti prima dell’evento: sabato 30 aprile dalle ore 17 un grande incontro-laboratorio per i giovani al Centro “Madonna di Lourdes” a Novoli; sabato 21 maggio alle ore 20 nella chiesa matrice lo spettacolo “People in azione” a cura dell’Azione cattolica parrocchiale. Al termine dello spettacolo verranno consegnati alcuni riconoscimenti ad alcuni Novolesi che si sono distinte per aver compiuto il loro dovere in una forma speciale e straordinaria e con una particolare attenzione per gli altri.
Il contatto ed il confronto diretto con le giovani artiste della band internazionale del Gen Verde sarà il momento clou di questa esperienza sociale. L’evento si articolerà in due serate.
La prima, riservata ai giovani, venerdì 27 maggio, alle 20.30, presso il Teatro Comunale di Novoli. Durante la serata le artiste del Gen Verde proporranno alcuni tra i più celebri brani della loro produzione recente e offriranno ai presenti la testimonianza del proprio progetto artistico e di vita ed inviteranno i partecipanti a dialogare con loro, porgendo domande e proponendo riflessioni.
La seconda serata, sabato 28 maggio, sempre alle 20.30, in Piazza Regina Margherita ospiterà, l’evento più atteso: il “Gen Verde in concert”, un lungo viaggio in musica nel quale gli spettatori saranno guidati e accompagnati dalle voci e dagli strumenti delle 19 interpreti internazionali. Il Gen Verde International Performing Arts Group è composto da 19 donne provenienti da 14 paesi: Argentina, Brasile, Canada, Corea del Sud, El Salvador, Irlanda, Italia, Malesia, Messico, Panama, Portogallo, Spagna, Stati Uniti e Venezuela.
Il gruppo è nato nel 1966 a Loppiano (Firenze, Italia), cittadella internazionale del Movimento dei Focolari. Da allora ha viaggiato per il mondo mettendo in scena più di 2000 spettacoli e producendo 70 album in 10 lingue.
Attraverso la sua musica e i workshop artistici, il Gen Verde promuove la pace, il dialogo e l'unità. La band si è esibita in numerosi eventi internazionali ed interreligiosi, dal "First Earth Run" promosso dall'ONU e dall'UNICEF a New York per l'Anno Internazionale della Pace (1986), alla Giornata Mondiale della Pace a Seoul (1984) e ad Assisi (2011). Nel 2019 il Gen Verde ha fatto parte del programma ufficiale della Giornata Mondiale della Gioventù in Panama realizzando una serie di concerti e workshop.
Tante le testimonianze e le belle parole nei loro confronti; eccone alcune:
Professor Brian K. Reynolds, Dipartimento di lingua e cultura italiana, Fu Jen Catholic University, Taiwan:
"La visita del Gen Verde a Taiwan è stata un'esperienza fantastica per tutti. Per me, che sono in costante contatto con i giovani, sia come padre sia come insegnante universitario e animatore di attività giovanili, è stato incredibile vedere come sono entrate in rapporto con tutti. Le differenze di lingua, cultura e confessioni religiose, lungi dall'essere barriere, sono diventate le fondamenta di un ricco scambio che ha lasciato un'impressione duratura sui giovani. I partecipanti sono venuti via con una nuova speranza e persino con la fiducia di poter rendere questo mondo un posto migliore semplicemente costruendo ponti d’amore e d’amicizia. Qualcuno potrebbe definirla un'utopia, ma non c'è nulla di più reale che vedere centinaia di persone partire, dopo una performance del Gen Verde, determinate a valorizzare e coltivare i rapporti nella loro vita in un modo nuovo".
Dr. Marcella McCarthy, preside, St. Gregory the Great Catholic College, Oxford:
"St Gregory's aveva pianificato la visita del Gen Verde da molto tempo, ma non avremmo mai potuto prevedere quanto sarebbe stato forte l'impatto sui nostri studenti, sul personale della scuola e sui genitori. Il Gen Verde è arrivato a Oxford in ottobre e ha completamente trasformato la scuola.
Un grande gruppo di nostri studenti è stato selezionato per lavorare con queste musiciste straordinariamente abili in una serie di workshop. La timidezza iniziale è scomparsa rapidamente di fronte al calore e alla professionalità del team del Gen Verde. Gli studenti si sono trovati a parlare di tutti i tipi di argomenti, non solo quelli musicali, come le canzoni e le storie su cui il Gen Verde basa il suo spettacolo. Questo ha suscitato nei ragazzi i sentimenti più profondi sulla giustizia e la pace. Molti dei nostri studenti hanno le proprie vulnerabilità da affrontare, e queste storie li hanno toccati in modo molto profondo. Inoltre, le hanno trovate immensamente stimolanti e istruttive, hanno dato loro speranza. Tutto questo ha donato ai nostri studenti una nuova via per sognare, un nuovo modo di pensare alla vita e di affrontare le cose difficili del mondo. Ha dato loro speranza.
Il venerdì dopo il concerto è stato dedicato al feedback e alla possibilità di condividere pensieri e nuove comprensioni. Il modo in cui gli studenti hanno parlato del loro coinvolgimento è stato sorprendente. Erano sicuri di sé, gioiosi, in qualche modo più maturi; anche il modo in cui camminavano e si comportavano era diverso grazie a quest’esperienza. Come si può valutare qualcosa del genere? È stato stupefacente. La cosa migliore che abbiamo fatto a scuola durante tutto l'anno".
Cristina Tellez, Psicologa e coordinatrice dei servizi alla famiglia, Guatemala:
"Sono stata presente in uno dei workshop del Gen Verde durante un progetto per giovani in Guatemala e sono rimasta molto colpita sia dalla qualità del programma che dai rapporti che le componenti del Gen Verde hanno costruito con i giovani partecipanti ai workshop.
Mentre insegna una disciplina artistica, il team del Gen Verde lavora a stretto contatto con i partecipanti al workshop e questo offre ai giovani l’opportunità di aprirsi, nonostante il delicato momento che stanno attraversando alla loro età. Il Gen Verde tira fuori il meglio dai giovani, nonostante le sfide che stanno affrontando. Ad esempio, nel gruppo in cui ero presente, c'erano molti partecipanti che mostravano chiari indicatori di disagio affettivo, scarsa autostima e gravi difficoltà a concentrarsi. Ma era come un miracolo: tutti cercavano di dare il meglio di sé stessi, nessuno si è ritirato o trattenuto.
Le componenti del Gen Verde erano eccellenti nel guidare il gruppo. C'era il giusto equilibrio tra incoraggiamento, sostegno e sfida, e l'esperienza vissuta dai giovani era davvero significativa, la descriverei come una trasformazione".
Fr. Vito Impellizzeri, docente di Teologia presso la Pontificia Facoltà di Teologia (Palermo) e Scienze Sociali presso la LUMSA (Roma)
“Ho conosciuto le Gen Verde proprio a Palermo in occasione dell’anno in cui la nostra complessa città è stata capitale della cultura, nel maggio del 2018. Sono stato coinvolto nell’organizzazione degli eventi che hanno visto e goduto della presenza di spiritualità, di bellezza, di mentalità nuova ma anche di profezia e di graziosità femminile proprio grazie alle loro performance artistiche e alla loro capacità relazionale umana e alla forza di suscitare processi di coscienza collettiva di bene. È stata esperienza di anima collettiva, è stato il canto sul pianto di Rachele, per una notte hanno dato al mondo e a Dio il cuore di una madre. È stata esperienza di una maternità mistica. Grazie!”.
Alcuni feedback dei giovani dopo il Progetto Start Now e il Concerto
"Il Gen Verde è stata la migliore esperienza che abbia fatto perché ci ha lanciato delle sfide: per creare un gruppo dobbiamo abbattere le barriere, non dovremmo pensare in termini di razze, religioni o culture. Ho capito che se lo facciamo il mondo può essere uno". (Cuba)
"Questi giorni hanno cambiato la mia vita! Chi avrebbe mai voluto caricarsi della difficoltà dell'altro, del peso dell'altro? Invece non pensavamo a quello che volevamo noi, semplicemente lo facevamo. E se continuassi a fare questo nella mia vita?”. (Palermo, Sicilia)
"Attraverso il carisma che hanno queste ragazze, a noi sono cadute le maschere che come adolescenti abbiamo. Ci hanno fatto cadere in una maniera che non ci aspettavamo". (Palermo, Sicilia)
(Questo progetto) "non ci preparava solo a fare un concerto, ci preparava ad essere con altre persone, a guardarle negli occhi, a comportarci in modo diverso rispetto a prima". (Taiwan)
"La mia band preferita è One Direction ma il loro concerto non cambia la tua vita come fa quello del Gen Verde ...". (Hong Kong)
"Se c'è oscurità, c'è anche luce. Molto spesso vediamo le cose negative nelle notizie, ma ci sono in realtà molte cose positive che nascono da una sola parola, un gesto o una canzone che possono aiutarci a non sopravvivere ma a vivere la vita. Perché se sopravvivi, non vivi pienamente". (Alto Adige, Italia)
"Abbiamo scoperto che possiamo essere felici anche senza la tecnologia, che a volte può distogliere l'attenzione dalle cose più importanti. Possiamo fare qualcosa di diverso, possiamo lavorare in squadra, senza essere attaccati ai media". (El Salvador)
"Vorrei che tutte le persone importanti di questo mondo potessero vedere questo concerto. In molti modi evidenzia ciò che manca nel nostro mondo, ma anche che se ognuno di noi fa un "piccolo grande passo", possiamo essere la differenza e quindi le cose cambieranno". (Germania)
"Penso che questo sia uno dei migliori concerti che abbia mai visto negli ultimi anni. Ha bellezza, eleganza nella messa in scena e le coreografie, canzoni con testi significativi e il Gen Verde ha dimostrato una straordinaria capacità di integrare pienamente i giovani nella performance". (Spagna)
All’incontro di sabato 23 aprile, nel corso de quale verranno presentati tutti i dettagli dell’evento, oltre all’arcivescovo Seccia, interverranno i parroci di Novoli, don Stefano Spedicato e don Luigi Lezzi, il superiore della comunità passionista novolese, Padre Luca Fracasso e il sindaco di Novoli, Marco De Luca.