Riceviamo e integralmente pubblichiamo il comunicato che segue da parte del Coordinatore del Comitato "Comune Unico Terenzano", dott. Vincenzo Serratì, a seguito dell'incontro dello scorso 13 maggio tra i Sindaci e i Presidenti del Consiglio dei Comuni di Campi S.na, Novoli, Squinzano e Trepuzzi.
"Il progetto di fusione dei comuni di Campi Salentina, Squinzano, Trepuzzi, nato sette anni fa, ad opera del comitato Comune Unico Terenzano pare abbia ormai terminato di perseguire il suo precipuo scopo secondo quanto, a prima vista, abbiano stabilito gli amministratori locali . Si può dire che dall'ultima riunione interna sia emersa unanime la volontà di mantenere fede a quanto previsto dallo statuto; ovvero, di continuare le attività del comitato fino al completamento del percorso di fusione. Questo progetto non sarebbe nato senza il percorso avviato dal comitato costituitosi il 23 marzo 2013. Senza il lavoro del comitato, le riunioni tra gli organi politici dei comuni di Campi Salentina, Squinzano, Trepuzzi e Novoli, come quella svoltasi a Campi Salentina il 13 maggio scorso e della cui “celebrazione mediatica” lo abbiamo appreso dai canali social, il processo non si troverebbe allo stadio attuale. Anzi, probabilmente non sarebbe ancora stato istruito.
Il Comitato ha lavorato cercando di essere sempre inclusivo, coinvolgendo in ogni dibattito le istituzioni locali e gli esperti della materia. Le leggi della Regione Puglia n. 34/2014 e n. 32/2016 sono frutto di questa predisposizione ad essere collaborativo. Lo studio di fattibilità inerente la fusione dei comuni di Campi Salentina, Squinzano e Trepuzzi, elaborato dal dipartimento di Scienze dell’Economia dell'Unisalento, anticipato da eventi e progetti nelle scuole, prende avvio esclusivamente dalla tenacia e dall'impegno di un gruppo di persone che vede nella fusione dei 3 comuni (non escludendo il quarto con Novoli) un'opportunità di benessere per le comunità dei paesi coinvolti. Ricordiamo che la fusione di questi comuni farebbe nascere il secondo comune più grande del Salento dopo il capoluogo di provincia. Gli amministratori locali negli ultimi mesi hanno labilmente riconosciuto l’opera del comitato. Ma, al momento, non ne hanno legittimato il lavoro omettendo di consegnargli le credenziali per essere parte attiva del processo che verrà. Processo che prevede un referendum consultivo necessario alla Regione Puglia per poter decidere nel merito della fusione,”citando puntualmente quanto emerso nella nostra ultima riunione, sperando in ordine temporale. La maggior parte degli amministratori locali che oggi discutono di fusione, hanno avuto contezza della disciplina che governa l'ambito della fusione dei comuni, ed in particolare, delle potenzialità della fusione dei comuni di Campi Salentina, Squinzano, Trepuzzi e Novoli attraverso gli incontri formali e informali avuti con il comitato. Ciò rappresenta un dato di fatto. Queste dichiarazioni sono doverose. Perché se da una parte, ci compiaciamo del fatto che l'avvio del processo politico sia innegabilmente frutto di quanto il comitato ha seminato dall'altra, l’onestà intellettuale che ci contraddistingue, vorrebbe che l’esclusione sia, anche questo innegabilmente evidente, un mancato reale e tangibile riconoscimento verso cittadini che, coinvolti dalla passione verso il progetto fusione, si sono spesi ed impegnati”.